Crisi produttiva a Termoli e riapertura dei negoziati per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro StellantisUn periodo di incertezza e tensione si profila sullo stabilimento Stellantis di Termoli, con l’attivazione, dal 23 giugno al 6 luglio, di una misura di integrazione salariale cautelativa (Cassa Integrazione Guadagni, CIG) che impatterà su circa 600 lavoratori. L’intervento, comunicato ufficialmente dalle rappresentanze sindacali, coinvolge specificamente le aree produttive dedicate ai motori V6, alle trasmissioni T4 e ai sistemi di gestione degli assemblaggi (GSE), evidenziando un rallentamento temporaneo dell’attività in settori cruciali per la produzione complessiva.Questa decisione aziendale, sebbene presentata come precauzionale, rispecchia le dinamiche complesse che affliggono il settore automotive, caratterizzato da una domanda in evoluzione, dalla transizione verso la mobilità elettrica e dalle conseguenti riorganizzazioni industriali. La CIG, in questo contesto, si configura come uno strumento di gestione della forza lavoro in attesa di un quadro più definito sulle prospettive future della produzione.Parallelamente alla situazione a Termoli, a Torino si è ufficialmente riaperto il tavolo dei negoziati per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) che interessa l’intero gruppo Stellantis. Questo momento si rivela particolarmente significativo, poiché determina in maniera determinante le condizioni economiche e contrattuali di migliaia di dipendenti operai del settore. Francesco Guida, rappresentante della Uilm di Termoli, sottolinea l’importanza di un approccio responsabile e determinato durante le trattative, consapevole del peso che questo accordo riveste per il territorio e per l’intero comparto industriale.Le trattative per il CCSL non si limitano a questioni salariali, ma affrontano temi strategici come la formazione professionale, la flessibilità del lavoro, la sicurezza sul posto di lavoro e l’adeguamento alle nuove competenze richieste dalla rivoluzione tecnologica in atto nel settore automotive. L’auspicio è quello di giungere a un contratto che non solo risponda alle esigenze immediate dei lavoratori, ma che proietti Stellantis e l’indotto verso un futuro sostenibile, competitivo e socialmente equo. La sfida consiste nel conciliare la necessità di efficienza produttiva con la tutela dei diritti dei lavoratori e la promozione di un modello di sviluppo industriale basato sull’innovazione e sulla responsabilità sociale. La posizione sindacale mira a ottenere un accordo che non si limiti a mitigare gli effetti della crisi, ma che investa sul futuro dei lavoratori e sullo sviluppo del territorio, garantendo un solido punto di partenza per affrontare le sfide del mercato globale.
Termoli, Stellantis: Crisi produttiva e riapertura negoziati.
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