Nel cuore pulsante di Casacalenda, in provincia di Campobasso, si è aperta la manifestazione MoliseCinema con un’iniziativa che celebra il cinema come motore di aggregazione e strumento di crescita per le nuove generazioni.
L’evento, ricco di significato, ha visto la presentazione di “C’è ancora Molise”, un cortometraggio-remake che rielabora in chiave regionale il successo planetario di “C’è ancora domani”, opera cinematografica che ha riportato l’attenzione sulla forza del cinema italiano e sul valore della resilienza.
“C’è ancora Molise” non è semplicemente una rivisitazione, ma un progetto didattico e creativo che ha coinvolto attivamente oltre 400 studenti provenienti da istituti scolastici distribuiti sul territorio molisano.
Nello specifico, le scuole Di Lalla di Casacalenda, Magliano di Larino e Capriglione di Santa Croce di Magliano, hanno rappresentato il fulcro di un’esperienza formativa unica, realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, un’iniziativa promossa congiuntamente dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il progetto “Paese Mio”, sotto la guida esperta del regista e formatore Filippo Macelloni, ha trasformato gli studenti in veri e propri artefici del linguaggio cinematografico.
Hanno non solo reinterpretato scene iconiche del film originale – l’officina simbolo di lavoro e dignità, la danza come espressione di gioia e libertà, la macchina da cucire emblema di ingegno e speranza – ma si sono cimentati in ogni fase della produzione, dalla sceneggiatura alla regia, dalla scenografia alla recitazione, sviluppando competenze e accrescendo la propria consapevolezza del potere dell’immagine.
Le riprese, immerse nell’autenticità del paesaggio molisano, hanno sapientemente intrecciato spazi scolastici, sale cinematografiche e location locali, trasformando il territorio in un palcoscenico vivo e pulsante.
Elementi simbolici, come un’auto d’epoca e una macchina da cucire vintage, hanno arricchito l’estetica dell’opera, evocando un passato di tradizione e di valori.
L’apprezzamento per il lavoro svolto è stato espresso dalla regista originale, che ha inviato un videomessaggio commosso ai giovani creatori.
La sua testimonianza ha sottolineato l’importanza di progetti come “Paese Mio” nel ravvivare la passione per il cinema e nel restituire alle sale cinematografiche il loro ruolo di luoghi di aggregazione e di crescita culturale, un’eredità preziosa da custodire e tramandare alle future generazioni.
L’iniziativa si configura come un segnale positivo per il futuro del cinema a livello locale, dimostrando come la creatività giovanile, sostenuta da un’attenta progettazione didattica, possa generare risultati sorprendenti e stimolare un rinnovato interesse per il patrimonio cinematografico nazionale.