La Molisana, eccellenza campobassana nel settore della pasta, un marchio che ha saputo conquistare i palati di oltre 120 nazioni, sta valutando un investimento strategico di notevole portata: l’apertura di un nuovo impianto produttivo negli Stati Uniti.
L’annuncio, rilasciato dall’Amministratore Delegato Giuseppe Ferro durante un incontro con la stampa, giunge in un contesto economico complesso, segnato da una crescente pressione commerciale.
La decisione, lungi dall’essere una semplice risposta alla contingenza, riflette una profonda analisi del mercato globale e un’anticipazione delle sfide future.
L’imposizione di dazi doganali, attualmente fissati al 107% e destinati a rimanere in vigore a partire dal 2026, rappresentano un ostacolo formidabile alla sostenibilità delle operazioni di esportazione verso il mercato statunitense.
Questi dazi, imposti dall’amministrazione americana, gravano pesantemente sui costi e compromettono la competitività del prodotto molisano.
L’azienda si trova ad affrontare un intricato scenario commerciale.
Non si tratta di una singola difficoltà: la Molisana è stata sottoposta a una nuova indagine antidumping, la terza del genere, con una quarta in procinto di essere avviata.
Queste procedure, spesso complesse e prolungate, mirano a verificare se i prezzi praticati dall’azienda italiana sul mercato statunitense sono artificialmente bassi, con l’obiettivo di danneggiare la produzione locale.
La risposta strategica dell’azienda, l’apertura di uno stabilimento americano, è mirata a eludere, o almeno mitigare, l’impatto di questi dazi.
Produrre direttamente negli Stati Uniti permetterebbe di evitare, in parte, le tasse all’importazione, riducendo i costi e aumentando la competitività.
Tuttavia, la decisione non è priva di complessità.
Richiede un investimento significativo in infrastrutture, personale e logistica, e comporta l’assunzione di nuovi rischi legati al mercato americano.
L’azienda, consapevole delle implicazioni, sta attivamente cercando un dialogo costruttivo con le autorità americane.
L’obiettivo è quello di spiegare la situazione, evidenziando l’impatto negativo dei dazi sulla produzione italiana e sulla sua capacità di offrire un prodotto di alta qualità ai consumatori americani.
Il confronto non si limita a una mera richiesta di revoca dei dazi; si tratta di promuovere una visione più ampia della collaborazione economica tra Italia e Stati Uniti, basata su principi di equità e reciprocità.
L’iniziativa della Molisana si inserisce in un quadro più ampio di crescente globalizzazione e di necessità per le imprese italiane di adattarsi a un contesto commerciale sempre più volatile e competitivo.
La capacità di innovare, di diversificare i mercati e di investire in nuove tecnologie e infrastrutture saranno cruciali per garantire la sopravvivenza e la crescita delle imprese italiane nel futuro.
La Molisana, con la sua visione strategica e la sua determinazione, si pone come esempio di come un’azienda italiana possa affrontare le sfide del mercato globale e continuare a portare il Made in Italy nel mondo.






