Ieri è stata registrata la cancellazione di un totale di 6.855 voli in tutto il mondo, corrispondenti al 6,2% di tutti i voli programmati. Questo evento ha avuto un impatto significativo sul settore dell’aviazione, come riportato dalla Bbc. Il Crowdstrike, seppur con effetti minori rispetto ad altre situazioni simili del passato, continua a creare disagi su scala globale. Le conseguenze delle interruzioni dei voli si sono protratte anche nella giornata odierna, e la società specializzata nei dati sulle compagnie aeree, Cirium, ha fornito ulteriori dettagli in merito alla situazione. Al momento della stesura dell’articolo sulla testata britannica, erano già stati cancellati 1.639 voli in tutto il mondo.Tra le nazioni meno colpite dal problema informatico che ha scosso il settore aereo mondiale figura la Cina. Questo Paese si distingue per non dipendere da Microsoft come gran parte degli altri Stati del pianeta, evidenziando una diversificazione delle infrastrutture tecnologiche che ha contribuito a limitare gli effetti negativi delle interruzioni dei voli su larga scala. La resilienza dimostrata dalla Cina di fronte a questa situazione critica sottolinea l’importanza della diversificazione e della preparazione nel contesto delle minacce informatiche globali che possono compromettere settori cruciali come quello dell’aviazione civile.In un contesto in cui la connettività e l’interdipendenza tra i Paesi sono sempre più rilevanti, eventi come la cancellazione massiccia dei voli richiamano l’attenzione sull’importanza della sicurezza informatica e della gestione dei rischi nel settore del trasporto aereo internazionale. L’impatto economico e logistico di tali interruzioni evidenzia la necessità di investire in soluzioni tecnologiche avanzate e strategie di mitigazione dei rischi per garantire la continuità operativa e la sicurezza dei viaggiatori in un ambiente sempre più digitalizzato e interconnesso.
Cancellazione massiva voli: impatto e risposte nel settore dell’aviazione
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