12 gennaio 2025 – 00:40
Nel caos della stazione centrale di Milano, alle 11 e mezza del mattino, i viaggiatori si trovano ad affrontare il tabellone delle partenze come se fosse un enigma da risolvere, simile a un complicato gioco di Sudoku. Le informazioni sono frammentate e incerte: il treno per Lecce è in ritardo di un’ora, ma quello per Bari parte mezz’ora dopo. Andrea, con sguardo sconsolato, si rende conto che l’opzione alternativa è stata cancellata improvvisamente. La sfida per i passeggeri è raggiungere la propria destinazione finale, una missione resa ardua dai continui rinvii, cancellazioni e locomotive ferme in attesa sui binari.La causa di tutto questo disordine è da attribuire a un guasto che ha paralizzato la circolazione ferroviaria a Milano sin dalle prime ore del mattino precedente, con ripercussioni su tutta la rete nazionale. Il vicepremier Matteo Salvini diventa bersaglio delle critiche della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che lo definisce “il peggior ministro dei Trasporti della storia”. Nel cuore della giornata alla stazione Centrale gli annunci di treni cancellati si susseguono rapidamente, generando ansia e preoccupazione tra i viaggiatori.Il Frecciarossa diretto a Napoli avrebbe dovuto partire alle sette e mezza del mattino ma segna ormai un ritardo di 230 minuti. Trenitalia consiglia ai passeggeri di evitare spostamenti non essenziali e promette il rimborso totale per coloro che hanno rinunciato al viaggio o non sono riusciti a partire. Nel frattempo la fila all’assistenza clienti si allunga per decine di metri, mentre le persone cercano disperatamente informazioni e soluzioni alternative per proseguire il proprio viaggio.