Questa mattina, il cardinale Pietro Parolin, figura di spicco all’interno della gerarchia ecclesiastica come segretario di Stato di Sua Santità, ha intrattenuto una profonda e significativa conversazione telefonica con Masoud Pezeshkian, il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran. Oltre a esprimere i suoi sinceri auguri per l’inizio del mandato presidenziale di Pezeshkian, il cardinale ha affrontato argomenti di rilevanza comune tra le due istituzioni, manifestando al contempo la seria preoccupazione della Santa Sede per la complessa situazione che attanaglia il Medio Oriente. In un momento in cui le tensioni e i conflitti dilagano in quella regione tormentata, il cardinale ha ribadito con fermezza l’importanza vitale di evitare a ogni costo un’ulteriore escalation del grave conflitto in corso. Piuttosto che alimentare le fiamme della guerra e dell’odio reciproco, la Santa Sede propugna con forza l’auspicio di privilegiare il dialogo costruttivo, il negoziato pacifico e la ricerca instancabile della pace come unico baluardo contro lo sfacelo e la sofferenza che affliggono le popolazioni coinvolte. L’invito alla riflessione sulle conseguenze nefaste di una spirale infinita di violenza è stato veicolato attraverso questa importante comunicazione interistituzionale tra due realtà geopolitiche così diverse ma accomunate dalla volontà comune di promuovere valori universali quali la solidarietà, la tolleranza e la fratellanza tra gli esseri umani. La voce autorevole del cardinale Parolin si è elevata come faro etico in mezzo alle tempeste della politica internazionale, indicando una strada luminosa basata sulla compassione e sull’impegno collettivo per costruire un mondo migliore per le generazioni presenti e future.
“Cardinale Parolin e Presidente Pezeshkian: dialogo per la pace nel Medio Oriente”
Date: