06 ottobre 2024 – 14:20
La carenza di medici di famiglia è un problema sempre più pressante nel panorama della sanità pubblica, soprattutto a livello territoriale. Attualmente, in Piemonte si registra una mancanza di circa 453 medici, pari al 15% del fabbisogno totale stimato. Questa situazione critica è particolarmente evidente nell’area metropolitana di Torino, dove la carenza raggiunge quota 200 professionisti, con una necessità urgente di 70 medici solo per la città di Torino e un deficit significativo anche nelle zone rurali come Val Susa.Il fenomeno dell’abbandono precoce della professione da parte dei giovani medici è un ulteriore motivo di preoccupazione, causato spesso da condizioni lavorative stressanti e dal burnout. Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, attribuisce questa crisi anche a una programmazione errata che non ha tenuto conto dei pensionamenti e delle esigenze crescenti della popolazione.Per affrontare questa emergenza, l’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi propone soluzioni come fornire incentivi economici a chi accetta di operare in aree disagiate e promuovere accordi internazionali per l’importazione di professionisti sanitari qualificati da paesi come l’India. È necessario agire con urgenza per garantire un livello adeguato di assistenza sanitaria sul territorio e contrastare il rischio che la situazione peggiori ulteriormente nel prossimo futuro se non verranno adottate misure concrete e tempestive.