Carlo Conti, noto direttore artistico, ha recentemente risposto in conferenza stampa a una domanda riguardante le intercettazioni pubblicate da Repubblica tra il capo ultrà del Milan arrestato per narcotraffico e i rapper Fedez ed Emis Killa, sottolineando che Fedez non è indagato. In merito alla questione, Conti ha dichiarato con fermezza: “Faccio il direttore artistico, non sono un giudice. Per fortuna mi occupo di canzoni”. Il direttore artistico ha poi ribadito il suo ruolo di garantista, sottolineando l’importanza della presunzione di innocenza in qualsiasi tipo di processo. Ha citato l’esempio di Emis Killa, che si è ritirato da un festival dopo essere stato coinvolto in un’indagine, evidenziando che si tratta di scelte personali. Conti ha specificato che la sua responsabilità è quella di selezionare le canzoni e i brani rappresentativi del mondo musicale per conto dell’azienda.La posizione di Carlo Conti riflette un approccio attento ai principi fondamentali della giustizia e al rispetto dei diritti individuali, sottolineando l’importanza della presunzione d’innocenza e della libertà individuale nelle scelte personali. La sua visione professionale si concentra sulla valorizzazione dell’arte e della musica come strumenti di espressione e comunicazione universale, superando le controversie legate a vicende giudiziarie esterne al suo ambito lavorativo.
Carlo Conti difende la presunzione di innocenza nel mondo della musica
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