L’esposizione, curata da Annie-Paule Quinsac e diretta da Daria Jorioz, presenta nelle sale del Museo Archeologico Regionale un ricco percorso espositivo di 80 opere tra dipinti, disegni e grafiche.
Carlo Fornara (1871-1968) sta riacquistando il ruolo di primissimo piano che ebbe nell’arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento e la mostra aostana lo evidenzia al di là di ogni dubbio, sciogliendo ogni riserva e preconcetto. Riserve e preconcetti nati dalla percezione di Fornara nella riduttiva veste di imitatore di Giovanni Segantini. Certo, fu il suo assistente nell’estate 1898, e imparò profondamente la lezione del grande maestro che doveva scomparire tredici mesi più tardi, ma questo non spiega né la sua adesione al Divisionismo né l’evoluzione del suo originale percorso di artista.
L’esposizione di Aosta giunge a completamento delle celebrazioni per il cinquantenario dalla morte di Fornara, aperte lo scorso settembre a Milano con una selezione degli autoritratti e proseguite nella storica Casa de Rodis a Domodossola.
La mostra Carlo Fornara e il Divisionismo, prima rassegna monografica in Valle d’Aosta dedicata al pittore piemontese, è focalizzata sui due decenni cruciali della parabola di Fornara, l’ultimo dell’Ottocento e il primo del Novecento, ed esamina la stagione più intensa della sua produzione, in parallelo alla genesi e all’apice del Divisionismo in Italia.
c/o Museo Archeologico Regionale – Aosta
Fino al 15 marzo 2020
dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 – chiuso il lunedì