12 maggio 2024 – 01:34
Carlo Nordio giunge a Palermo con un senso di meraviglia e rispetto nei confronti della maestosità del muro che rappresenta la magistratura e la sua resistenza alla separazione delle carriere. In quel contesto, Nordio si sente trasformato, come se il suo animo combattivo fosse stato addomesticato dalla solennità dell’ambiente circostante. L’uomo si adatta al nuovo scenario, accettando il gioco proposto dalle istituzioni senza esitazione. La sua lunga carriera da togato, durata oltre quarant’anni, gli ha insegnato il valore della pacatezza e della collaborazione, portandolo a evitare conflitti inutili e a mantenere un atteggiamento rispettoso verso i suoi colleghi e le regole del sistema giudiziario.
