Una straordinaria scoperta è emersa dagli scavi di Pompei, svelando una sontuosa villa decorata con affreschi che narrano i misteri dionisiaci. Questo tesoro archeologico, recentemente ritrovato nel cuore di Pompei, presenta un imponente fregio dipinto a grandezza naturale, noto come “megalografia”, simile a quello della celebre villa dei Misteri. A più di un secolo dalla sua prima rivelazione al mondo, questo affresco offre una nuova prospettiva sui segreti legati a Dioniso nell’antica cultura classica.Gli studiosi hanno battezzato questa residenza con il nome di “casa del Tiaso”, in onore del corteo sacro dedicato a Dioniso. L’affresco ornamenta una vasta sala su tre lati che si aprono verso l’interno, rappresentando con dettagli quasi realistici il corteo dionisiaco: le baccanti, le danzatrici, le cacciatrici e i giovani satiri dalle orecchie aguzze. Al centro della scena compare un’inizianda, una donna mortale pronta ad essere introdotta nei misteri di Dioniso attraverso un rituale notturno; il dio che simboleggia la morte e la rinascita, offrendo promesse ai suoi devoti.Le baccanti incarnavano per gli antichi l’aspetto selvaggio e indomabile della femminilità, in netto contrasto con l’immagine della donna “carina” che emula Venere, dea dell’amore e delle nozze. Queste rappresentazioni dualistiche della donna dell’epoca antica si riflettono sia nel fregio della casa del Tiaso che in quello dei Misteri, evidenziando la complessità e l’oscillazione tra due estremi dell’essere femminile in quegli anni.Il direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel sottolinea come queste testimonianze visive offrano uno spaccato prezioso sulla concezione dell’universo femminile nell’antichità, rivelando sfumature e contraddizioni che ancora oggi suscitano fascino e interrogativi sul ruolo e la percezione delle donne nel mondo classico.
“Casa del Tiaso a Pompei: Affreschi dionisiaci rivelano segreti antichi”
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