09 aprile 2025 – 14:49
La Corte di cassazione ha reso una sentenza storica, rigettando il ricorso della Regione autonoma Valle d’Aosta contro una precedente decisione di secondo grado che aveva assegnato un risarcimento per danni a favore di un docente iscritto allo Snals, impiegato in contratti a tempo determinato. Secondo la nota del sindacato, questo è un risultato storico che rivoluziona il modo in cui vengono gestiti i rapporti tra gli insegnanti e le istituzioni scolastiche.La sentenza di secondo grado era considerata innovativa perché stabiliva chiaramente che l’abuso delle clausole dell’Accordo quadro (che regola la gestione dei contratti a tempo determinato) si verifica quando gli insegnanti sono mantenuti in servizio senza indire i concorsi per accedere ai ruoli scolastici con cadenza triennale, come previsto dalla legge. Questo significa che l’inosservanza dell’obbligo di concorso da parte della Regione è un fattore sufficiente per riconoscere i diritti dei docenti.Il docente in questione, ormai assunto a tempo indeterminato, aveva già ottenuto il riconoscimento dei propri diritti sia nel primo grado che in quello di secondo. La decisione della Regione di ricorrere fino all’ultimo è stata criticata dal segretario regionale dello Snals-Confsal Valle d’Aosta, Alessandro Celi, che sottolinea come questa scelta abbia aumentato ulteriormente il costo delle spese di lite a carico dei contribuenti regionali.La Cassazione ha confermato la validità della sentenza impugnata, ribadendo che l’esito della procedura concorsuale per stabilizzare gli insegnanti non può essere considerato un’eccezione alla regola generale di accesso ai ruoli scolastici. Questa decisione rappresenta un punto di svolta importante nella gestione dei rapporti tra gli insegnanti e le istituzioni scolastiche.L’avvocato Sacha Bionaz dell’Avvocatura di Ivrea e l’avvocata Maria Immacolata Amoroso del foro di Roma hanno sostenuto il docente nella difesa legale.
