Cassazione: il ricorso Bazzi rischia l’inammissibilità, la sentenza d’ergastolo non cambia

Il ricorso presentato dai difensori di Olindo e Rosa Bazzi contro la sentenza della Corte d’Appello di Brescia rischia di essere dichiarato inammissibile. La Cassazione ha espresso una preoccupante valutazione sulla natura delle cosiddette “prove nuove” addotte dai legali dei coniugi, che potrebbero non avere alcun impatto significativo sulle motivazioni alla base della condanna all’ergastolo.Il pubblico ministero Giulio Monferini ha sottolineato come le dichiarazioni del sopravvissuto, le confessioni e le tracce ematiche costituiscono ancora oggi i pilastri fondamentali della sentenza di condanna. Queste “prove nuove” addotte dalla difesa non hanno sufficientemente dimostrato il loro impatto sulla veridicità degli eventi accaduti a Erba, e vengono giudicate come mera speculazione.La decisione finale è attesa in giornata, ma pare ormai certo che la Cassazione darà ragione alla Corte d’Appello di Brescia. La questione principale rimane la valutazione della natura delle prove addotte dalla difesa e il loro effettivo impatto sulla sentenza di condanna. Si tratta di un caso delicato, in cui la giustizia sembra dover affrontare una sfida al proprio stesso sistema di valutazione delle prove.Gli avvocati dei coniugi Bazzi sostengono che le nuove indagini e prove raccolte potrebbero aprire nuove piste di indagine e gettare un ponte sulla luce dell’oblio. Per questo motivo, si spera che la decisione della Cassazione non sia definitiva, ma che invece dia luogo a ulteriori approfondimenti.Il dibattito sul caso Bazzi continua ad essere acceso, con molte voci che si chiedono come sia stato possibile che una sentenza così drammatica sia stata emessa in passato. La possibilità di revisione della sentenza è un tema molto delicato e richiederebbe ulteriori analisi per poter arrivare a una conclusione.La giustizia italiana deve dimostrare la propria capacità di correggersi, anche quando si tratta di revisioni di sentenze precedenti. La decisione finale non può essere considerata un mero passaggio di coda, ma piuttosto l’opportunità per dare una risposta ai coniugi Bazzi e alla famiglia dei sopravvissuti.L’attenzione è ora rivolta verso la Corte d’appello che dovrà pronunciarsi sul ricorso. La speranza è che la sentenza finale sia giusta e che venga messa in pratica una maggiore attenzione nella ricerca della verità, specialmente quando si tratta di questioni così gravi come il caso Bazzi.L’interesse per questo caso non sembra cessare. La stampa continua a pubblicare articoli sull’argomento e i social media sono pieni di dibattiti e polemiche.