L’ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, ha deciso di fare marcia indietro rispetto alla sua precedente scelta e ha annunciato che rilascerà spontanee dichiarazioni in merito al processo sul crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018 e che ha causato la morte di 43 persone. Questa svolta è avvenuta durante la ripresa del processo, dopo che a inizio novembre Castellucci aveva rinunciato a farsi interrogare e il suo legale aveva specificato che non avrebbe rilasciato alcuna dichiarazione spontanea in quella fase. Tuttavia, oggi è stato comunicato che le dichiarazioni spontanee saranno rese alla fine dell’esame di tutti i consulenti di parte coinvolti nel caso. Oltre a Castellucci, altri tre imputati hanno manifestato l’intenzione di voler parlare.In un’altra vicenda correlata, l’ex AD di Autostrade insieme ad altri nove imputati hanno deciso di risarcire 193 parti civili con cifre comprese tra i 3 e i 5 milioni di euro ciascuno. Questo gesto rappresenta un tentativo da parte degli imputati di porre rimedio ai danni causati e di cercare una forma di giustizia per le vittime coinvolte nella tragedia del crollo del ponte Morandi. La decisione di compensare le parti civili con queste somme significative potrebbe rappresentare un passo verso la chiusura di questa dolorosa vicenda giudiziaria e un segnale positivo verso un’eventuale risoluzione conciliativa delle responsabilità emerse durante il processo.
Castellucci e imputati fanno marcia indietro: dichiarazioni spontanee sul crollo del ponte Morandi. Risarcimenti alle parti civili per giustizia.
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