L’arresto in Colombia di Federico Starnone, 46 anni, segna un capitolo significativo nella lotta internazionale contro la criminalità organizzata e, in particolare, contro la potente ndrangheta.
La sua cattura, frutto di una complessa operazione congiunta tra la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) italiana, le forze di polizia colombiane e unità speciali, pone fine a un periodo di latitanza e costituisce un duro colpo per le ramificazioni sudamericane dell’organizzazione.
L’operazione, che si è concretizzata a Cali, nel cuore del Valle del Cauca, ha coronato giorni di meticolosa attività di localizzazione.
Starnone, che aveva saputo eludere i controlli attraverso continui spostamenti e un profilo basso, è stato infine individuato grazie all’impiego di tecnologie avanzate, tra cui droni, e alla capacità di analisi delle forze dell’ordine.
L’arresto si inserisce in un’indagine di ampio respiro, condotta dalla Procura di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, e dalla Squadra Mobile locale, in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia.
L’inchiesta, che ha portato nelle ultime settimane all’applicazione di numerose misure cautelari nei confronti di presunti affiliati, illumina le intricate dinamiche del traffico internazionale di stupefacenti e, in particolare, il ruolo centrale della ndrangheta in questo contesto.
Secondo l’accusa, Starnone ricopriva una posizione chiave all’interno di una delle due strutture criminali indagate, operando come cruciale ponte tra il sodalizio calabrese di Platì e i cartelli colombiani ed ecuadoriani.
Il suo ruolo era quello di intermediario, facilitando l’acquisto e il trasporto di ingenti quantitativi di cocaina verso l’Europa.
Le accuse specifiche includono l’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravate dal coinvolgimento in due tentativi di importazione su larga scala di cocaina.
Nonostante l’arresto, incombe su di lui una pregressa condanna a 5 anni e mezzo per reati connessi al narcotraffico, elemento che testimonia la sua lunga e radicata attività in questo ambito.
L’episodio sottolinea la crescente sofisticazione delle strategie utilizzate dalle organizzazioni criminali per operare a livello transnazionale, nonché l’importanza della cooperazione internazionale e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per contrastare efficacemente tali fenomeni.
La cattura di Starnone rappresenta un passo avanti nella lotta alla ndrangheta e nel tentativo di smantellare le sue complesse reti criminali che si estendono oltre i confini nazionali.