L’intensificarsi dell’indagine giudiziaria in corso presso la Procura di Catanzaro ha visto oggi un nuovo, significativo spostamento di forze da parte della Guardia di Finanza, con perquisizioni mirate che hanno esteso la loro azione alla sede della Cittadella regionale, seguendo il precedente giro di acquisizioni documentali di ieri. L’operazione, che si configura come un’evoluzione dell’inchiesta in atto, ha visto i militari concentrare la propria attenzione sull’ufficio della Presidenza, segnando un’escalation nell’ambito delle verifiche in corso.Il fulcro dell’indagine si concentra sulle procedure di rilascio di autorizzazioni e accreditamenti per strutture sanitarie private, un ambito particolarmente sensibile che solleva interrogativi sulla trasparenza e la correttezza delle prassi amministrative. La complessità del sistema sanitario calabrese, caratterizzato da un’interazione intricata tra pubblico e privato, rende cruciale un controllo rigoroso per prevenire abusi e garantire la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza. Le acquisizioni documentali effettuate ieri nel Dipartimento Tutela della Salute ed Economia hanno fornito ai militari un quadro iniziale, che ha ora portato a questa seconda fase investigativa.L’attenzione delle Fiamme Gialle si è focalizzata anche sulla figura di Tommaso Calabrò, dirigente generale ad interim del dipartimento Salute, la cui abitazione è stata oggetto di una perquisizione. Questa circostanza suggerisce un’indagine che potrebbe coinvolgere anche responsabilità dirigenziali e un’analisi approfondita del ruolo di Calabrò all’interno del dipartimento.L’indagine si inserisce in un contesto più ampio di monitoraggio dell’attività amministrativa regionale, con l’obiettivo di accertare eventuali irregolarità o condotte illecite che potrebbero aver compromesso l’interesse pubblico. La presenza della Guardia di Finanza in sedi istituzionali e presso le abitazioni di figure chiave testimonia la serietà dell’indagine e l’impegno delle autorità a garantire la legalità e la correttezza nell’erogazione dei servizi sanitari. Il controllo degli accreditamenti e delle autorizzazioni alle strutture sanitarie private rappresenta un nodo cruciale, in quanto la concessione di tali permessi può avere un impatto significativo sulle risorse pubbliche e sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta alla popolazione calabrese. La vicenda, in continua evoluzione, solleva interrogativi importanti sul funzionamento degli apparati amministrativi regionali e sulla necessità di rafforzare i meccanismi di controllo e trasparenza.
Catanzaro, perquisizioni in Cittadella: al centro l’inchiesta sulla sanità privata.
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