A distanza di un anno dall’avvio delle attività, la Centrale Operativa Territoriale (COT) di Crotone si consolida come fulcro strategico per la gestione integrata dei percorsi assistenziali, con un focus primario rivolto ai pazienti affetti da patologie croniche, disabilità o fragilità socio-sanitarie.
Il suo ruolo non è meramente operativo, ma rappresenta un vero e proprio punto di snodo per l’ottimizzazione delle risorse e la garanzia di continuità terapeutica.
Da maggio 2024, la COT ha gestito complessivamente 888 casi, orchestrando un rapido orientamento dei pazienti verso l’offerta assistenziale più adeguata, che include sia interventi sanitari che socio-assistenziali.
Questo processo si pone l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa, minimizzare le ripetizioni di esami diagnostici e prevenire ricoveri inappropriati, contribuendo a un utilizzo più efficiente del sistema sanitario locale.
Il coordinamento tra ospedale e territorio si rivela cruciale, scongiurando l’interruzione dei trattamenti e assicurando un follow-up costante anche a domicilio.
L’analisi delle segnalazioni in entrata evidenzia un elevato numero di richieste provenienti dal reparto di ortopedia, riflettendo le problematiche muscolo-scheletriche diffuse nella popolazione.
Tuttavia, l’incidenza delle richieste provenienti da medicina generale, oncologia e geriatria sottolinea la complessità e la multidimensionalità dei bisogni di cura presenti sul territorio, che spesso richiedono un approccio multidisciplinare.
La COT, in questo contesto, agisce come filtro e coordinatore, garantendo che ogni paziente riceva l’attenzione specifica necessaria.
L’attuale team, composto da cinque infermieri professionali e un operatore socio-sanitario, è in procinto di essere ampliato con l’aggiunta di un assistente sociale, figura chiave per l’analisi dei fattori socio-economici che influenzano la salute e il benessere dei pazienti, e con il supporto di un medico specialista, per una valutazione clinica approfondita e personalizzata.
Questo potenziamento organizzativo mira a rafforzare la capacità della COT di effettuare una valutazione multidimensionale e multiprofessionale, che tenga conto non solo degli aspetti clinici, ma anche di quelli sociali, psicologici e ambientali, al fine di elaborare piani di cura individualizzati e realmente efficaci.
Durante una recente visita alla sede della COT, il commissario straordinario Monica Calamai e il direttore sanitario Luigi Rossi hanno riconosciuto l’importanza dei risultati raggiunti, elogiando la competenza e la dedizione del personale, l’efficienza dei processi operativi e l’impatto positivo generato sulla comunità.
La valorizzazione del lavoro di squadra e la creazione di sinergie con gli enti locali, le associazioni di volontariato e i servizi territoriali si configurano come elementi imprescindibili per il successo del modello di cura adottato.
“I dati del primo anno”, afferma Calamai, “confermano l’efficacia di un approccio centrato sulla persona, che pone al centro il benessere del paziente e la qualità della vita.
La COT di Crotone non è solo un punto di contatto, ma un vero e proprio motore di cambiamento, capace di promuovere l’integrazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali e di costruire una rete di cura solida e resiliente, in grado di rispondere in modo proattivo alle esigenze emergenti della popolazione.
” L’evoluzione futura della COT prevede l’implementazione di strumenti di telemedicina e di monitoraggio remoto dei pazienti, per estendere la portata dei servizi offerti e migliorare l’accessibilità alle cure, specialmente per le fasce di popolazione più isolate o con difficoltà motorie.