L’assegnazione in concessione gratuita per sei anni di una porzione dell’ex Casa del Fascio di Reggio Calabria all’Università Mediterranea segna un capitolo significativo nella riconfigurazione del patrimonio pubblico e nella promozione di una sinergia istituzionale tra Agenzia del Demanio e Ateneo. L’accordo, che interessa due locali – uno a livello seminterrato e uno al piano terra – precedentemente destinati a uffici e laboratori durante il periodo fascista, rappresenta un atto di valorizzazione e riqualificazione urbana, andando oltre la mera gestione di un bene immobile.L’ex Casa del Fascio, opera dell’ingegnere Flaminio De Mojà negli anni ’30, si configura come un monumento storico artistico di rilevanza cruciale per la comprensione dell’evoluzione urbanistica di Reggio Calabria. Progettata come fulcro di raccordo tra la città pre-terremoto del 1908 e la nuova visione delineata dal piano di ricostruzione, l’edificio incarna l’impronta del razionalismo, un movimento che ha profondamente influenzato il rinnovamento architettonico e la riorganizzazione urbanistica dell’epoca. La sua architettura testimonia un periodo di transizione, segnato dalla volontà di modernizzare la città e di affermare un’identità nazionale attraverso l’arte e l’architettura.La concessione a titolo gratuito non è solo una formalizzazione di un utilizzo preesistente, ma il culmine di un processo amministrativo pluriennale, testimonianza di un dialogo istituzionale costruttivo volto a ottimizzare l’utilizzo degli spazi e a promuovere attività formative aperte al pubblico. Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di collaborazione tra l’Agenzia del Demanio e gli enti regionali, con l’obiettivo di sviluppare strategie di valorizzazione del vasto patrimonio statale.Il rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, ha espresso la sua gratitudine all’Agenzia del Demanio per la sua disponibilità, sottolineando come questa collaborazione possa generare ricadute positive non solo nel contesto universitario, ma anche in termini di sviluppo culturale, formativo e sociale. L’accordo mira a coinvolgere attivamente la comunità accademica in percorsi inclusivi e partecipativi, promuovendo attività didattiche e di ricerca che vedano gli studenti protagonisti nell’elaborazione di proposte comunicative e studi grafici.Giovanni Zito, direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, ha sottolineato la natura di atto di regolarizzazione e completamento di un percorso amministrativo, rimarcando l’importanza della collaborazione istituzionale per una gestione più efficiente del patrimonio pubblico e per l’apertura di nuove opportunità formative per la comunità. L’iniziativa è concepita come il primo passo in un percorso più ampio, volto a favorire la valorizzazione del patrimonio statale e a promuovere l’integrazione tra istituzioni, con l’obiettivo di creare sinergie durature e di offrire servizi di qualità alla cittadinanza. La concessione rappresenta un investimento nel futuro di Reggio Calabria, un segnale di ripartenza e un’opportunità per riscattare un edificio simbolo di un passato complesso, restituendogli una nuova funzione sociale e culturale.