Un drammatico episodio ha scosso la tranquilla comunità di Palmi, quando due giovani bagnanti, rispettivamente di 11 e 14 anni, si sono trovate improvvisamente in una situazione di grave pericolo durante un bagno in mare.
L’incidente, che ha messo a dura prova la loro capacità di sopravvivenza, è stato risolto con un tempestivo e coraggioso intervento da parte di due carabinieri, in servizio ma liberi dal turno attivo.
La dinamica, ricostruita dalle autorità, evidenzia come la forza inaspettata di una corrente sottomarina abbia inizialmente trascinato la più giovane delle due ragazze verso acque più profonde.
Il tentativo disperato della sorella maggiore, mossa dall’istinto di soccorso, si è rivelato fatale: anche lei è stata colta dall’impeto del mare, ritrovandosi a lottare per la propria incolumità in una situazione di crescente pericolo.
Le urla di aiuto, disperate e angoscianti, hanno raggiunto le orecchie dei due militari, i quali, senza esitazione, si sono gettati in acqua, dimostrando un’eccezionale prontezza di riflessi e un profondo senso del dovere civico.
Il primo carabiniere è riuscito a raggiungere la bambina di 11 anni, visibilmente terrorizzata e incapace di mantenersi a galla, conducendola in salvo sulla riva.
Parallelamente, il secondo militare si è prodigato per soccorrere la quattordicenne, la quale, a quanto pare, era entrata in uno stato di arresto cardiaco, probabilmente a causa dello shock e della prolungata immersione.
In una manovra cruciale e potenzialmente salvifica, il carabiniere ha immediatamente applicato le procedure di primo soccorso, rianimando la giovane donna e riportando il suo cuore a battere.
Un intervento tempestivo che ha segnato la differenza tra la vita e la morte.
Successivamente, la quattordicenne è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale di Gioia Tauro, dove è stata indotta in coma farmacologico al fine di preservarne le funzioni vitali e facilitare la sua ripresa.
Le sue condizioni, al momento, rimangono sotto stretta osservazione medica e la prognosi è considerata riservata, sottolineando la delicatezza della situazione e l’incertezza del percorso di guarigione.
L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle spiagge e sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione sui rischi legati alle correnti marine, soprattutto in aree a rischio.