domenica 14 Settembre 2025
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Robotica Salvavita: Innovativa Operazione a Reggio Calabria

Un’avanzatissima procedura robotica endovascolare, di rilevanza internazionale, ha recentemente avuto luogo presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, un evento che testimonia l’evoluzione costante delle tecniche chirurgiche e l’impegno del centro ospedaliero verso l’eccellenza.

L’intervento, descritto come unico nel suo genere a livello mondiale, è stato orchestrato dal Dipartimento di Chirurgia Generale, guidato dal direttore Salvatore Costarella, in sinergia con la Unità Operativa di Chirurgia Vascolare, sotto la direzione del dottor Pietro Volpe.

Il caso clinico presentava una complessità significativa: un paziente affetto da aneurisma dell’aorta toraco-addominale, precedentemente trattato con una complessa endoprotesi fenestrata, progettata per preservare la perfusione dei vasi renali e degli organi splancnici.
Questa prima procedura, sebbene mirata a risolvere l’aneurisma, aveva lasciato aperta una potenziale criticità: l’endoleak, un fenomeno comune nelle terapie endovascolari che consiste nella persistenza di flusso sanguigno all’interno della sacca aneurismatica, impedendone la completa obliterazione.

Il monitoraggio post-operatorio ha rivelato un progressivo aumento delle dimensioni della sacca aneurismatica, evidenziando la necessità di un intervento di revisione.

In questo contesto, l’equipe chirurgica, attingendo all’esperienza di Costarella nel campo della chirurgia robotica, ha optato per una strategia innovativa: la legatura dell’arteria celiaca, una struttura vascolare cruciale per l’irrorazione di organi vitali, eseguita con l’ausilio di tecniche robotico-mininvasive.
Questa tecnica, caratterizzata da una precisione millimetrica e un impatto minimale sui tessuti circostanti, ha rappresentato un’alternativa salvifica rispetto all’intervento a cielo aperto.
Quest’ultimo, infatti, avrebbe comportato un trauma chirurgico considerevole, con un aumento del rischio di complicanze post-operatorie, morbosità e mortalità.

La chirurgia robotica, con la sua capacità di amplificare la destrezza del chirurgo e di operare in spazi ristretti con maggiore controllo, ha permesso di evitare questo scenario.

L’intervento di Reggio Calabria si pone come pietra miliare, essendo stato eseguito su un ristretto numero di pazienti a livello globale, con solo tre casi documentati, due dei quali sono stati trattati presso il Gom, a testimonianza della sua leadership in questo specifico ambito della chirurgia vascolare.
Il terzo caso è stato eseguito negli Stati Uniti.
Questa procedura sottolinea il ruolo crescente del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria come centro di riferimento nazionale e internazionale per il trattamento complesso di aneurismi toraco-addominali, un’area in cui l’innovazione tecnologica e la competenza clinica si fondono per offrire ai pazienti le migliori opportunità di guarigione e recupero.

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