Un provvedimento cautelare restrittivo, un monito severo e un dispositivo di sorveglianza elettronica sigillano l’escalation di un comportamento persecutorio protrattosi per un decennio. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Crotone, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica, ha disposto nei confronti di un uomo di 53 anni l’obbligo di non avvicinamento alla sua vicina di casa, affiancato dall’applicazione di un braccialetto elettronico, un dispositivo che testimonia la gravità della situazione e la necessità di tutelare la vittima.L’uomo, attualmente indagato per il reato di stalking, è accusato di aver sottoposto la donna a un regime di terrore che ha permeato quasi ogni aspetto della sua esistenza per un periodo di dieci anni. La condotta accusata va ben oltre il semplice fastidio, configurando una vera e propria campagna d’intimidazione che ha incluso minacce esplicite di morte, accompagnate dalla prospettazione, inquietante e minacciosa, dell’utilizzo di armi da fuoco nei confronti della vittima e dei suoi familiari.L’indagine, avviata a seguito della denuncia presentata dalla donna, ha permesso di ricostruire un quadro allarmante. I carabinieri, impegnati nel rilevamento delle prove, hanno documentato come l’uomo, con modalità reiterate e pretestuose, abbia sistematicamente attuato una strategia volta a controllare e a tormentare la sua vicina. Questo si è manifestato attraverso atti di pedinamento, insulti verbali, creazione di un clima di costante ansia con l’utilizzo di musica ad alto volume, in particolare nelle ore notturne, lancio di fuochi d’artificio e, in alcuni casi, comparsa in luoghi pubblici con lo scopo di esibire comportamenti osceni, spesso in presenza di congiunti della donna.La misura cautelare imposta rappresenta un intervento preventivo volto a interrompere la spirale di violenza psicologica e a garantire la sicurezza della vittima, offrendo un fragile, ma necessario, senso di protezione. Il braccialetto elettronico, in particolare, introduce un elemento di sorveglianza e controllo, fungendo da deterrente per l’aggressore e fornendo alla donna un ulteriore livello di sicurezza, nel mentre si procede con le indagini per accertare la responsabilità dell’uomo e definire l’entità delle sanzioni da comminare, tenendo conto della gravità e della durata del comportamento persecutorio. Questo caso solleva, inoltre, importanti riflessioni sulla complessità del fenomeno dello stalking e sulla necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga forze dell’ordine, magistratura, servizi sociali e associazioni di supporto alle vittime.
Stalking a Crotone: Obbligo di allontanamento e braccialetto elettronico
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