domenica 7 Settembre 2025
24.6 C
Catanzaro

Targa System: Sequestro e Indagini sulla Privacy in Calabria

Un’operazione concausa di Polizia e Guardia di Finanza ha interrotto l’attività di un sistema avanzato di rilevamento targhe, denominato “Targa System”, implementato in diversi Comuni della fascia ionica catanzarese.

Il provvedimento, eseguito con il supporto di Vigili del Fuoco e personale Anas, si è concretizzato con il sequestro delle apparecchiature e la conseguente acquisizione di documentazione contabile e amministrativa, in seguito a un’indagine complessa e approfondita avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.

Le indagini hanno sollevato seri interrogativi circa la legittimità e la correttezza dell’impiego di questi sistemi, focalizzandosi su potenziali profili di illecito amministrativo e violazione della normativa sulla protezione dei dati personali.
L’utilizzo massivo del “Targa System”, che si è rivelato particolarmente invasivo, è stato messo in discussione, in quanto avrebbe consentito la contestazione differita di infrazioni in maniera non giustificata e potenzialmente abusiva.
La contestazione differita, meccanismo pensato per infrazioni specifiche e difficilmente accertabili in tempo reale, sembra essere stata applicata in modo generalizzato, eludendo le garanzie procedurali previste dalla legge.

Il focus dell’inchiesta non si limita alla sola verifica della conformità del sistema di rilevamento alle norme sul codice della strada, ma si estende alla sua capacità di rispettare i principi fondamentali del diritto alla protezione dei dati personali, sanciti dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e dalla normativa nazionale.
L’acquisizione di un ampio campione di verbali di accertamento, elevati attraverso l’utilizzo del sistema “Targa System”, è cruciale per valutare la possibile presenza di vizi procedurali che ne potrebbero inficiare la validità e condurre alla loro annullamento da parte delle autorità giudiziarie.
Un aspetto particolarmente rilevante dell’indagine riguarda l’accertamento di eventuali deviazioni nell’utilizzo dei fondi derivanti dalle sanzioni.
L’analisi dei bilanci comunali e della documentazione contabile è mirata a verificare se i proventi sanzionatori siano stati destinati correttamente, secondo la normativa vigente, o se siano stati impiegati per finalità diverse da quelle previste, configurando un potenziale illecito finanziario a carico degli enti locali coinvolti.

L’operazione solleva interrogativi più ampi sulla crescente diffusione di sistemi di sorveglianza tecnologica negli spazi pubblici e sulla necessità di garantire un equilibrio tra l’esigenza di sicurezza stradale e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, con particolare attenzione al diritto alla privacy e al rispetto delle procedure legali nel processo di accertamento delle infrazioni.

La vicenda potrebbe portare a una revisione delle prassi amministrative e a una maggiore responsabilizzazione degli enti locali nell’implementazione di tecnologie di controllo del territorio.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -