sabato 13 Settembre 2025
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Catanzaro

Vibonese, rave illegali: scoperto stabilimento abusivo e rischi per centinaia di giovani.

La costa vibonese è stata teatro di un’azione di contrasto che ha svelato una rete di eventi musicali gestiti in condizioni di evidente illegalità, mettendo a rischio la sicurezza di centinaia di giovani.

Un’indagine, condotta congiuntamente dai Carabinieri, dalla Polizia Locale e dai Vigili del Fuoco, ha portato alla scoperta di uno stabilimento balneare di Bagnara Calabra trasformato in un locale notturno abusivo, un vero e proprio “party” gestito in totale spregio delle normative vigenti.

L’irruzione delle forze dell’ordine ha interrotto un evento musicale, ampiamente pubblicizzato attraverso i canali social, che aveva attirato una folla di circa cinquecento ragazzi.
L’attività, presentata come un’esperienza di intrattenimento di massa, si rivelava essere una violazione sistematica di leggi e regolamenti, che spaziano dalla sicurezza strutturale alla tutela acustica.

Gli accertamenti hanno evidenziato un quadro preoccupante: l’assenza di una licenza comunale per la somministrazione di spettacoli pubblici, requisito imprescindibile per garantire un’organizzazione sicura e legale.

Le vie di fuga, insufficienti per il numero di presenti, erano prive di segnaletica luminosa, elemento cruciale in caso di emergenza.
La dotazione antincendio, risultata inadeguata, non offriva garanzie di protezione in caso di incendio.

A ciò si aggiungevano gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro, che esponevano a rischio i lavoratori impiegati nell’allestimento e nella gestione dell’evento.
L’organizzatore è stato denunciato per aver promosso e realizzato un evento di intrattenimento in assenza dei necessari permessi, e per violazione del regolamento comunale in materia di inquinamento acustico.
Le sanzioni pecuniarie si attestano a 14.000 euro, a testimonianza della gravità delle infrazioni commesse.

L’intera area adibita a locale notturno è stata sottoposta a sequestro, impedendone l’utilizzo fino alla regolarizzazione della posizione.

L’azione di controllo non si è limitata al primo stabilimento.

Un secondo locale, anch’esso teatro di un evento musicale non comunicato alle autorità comunali, è stato oggetto di un’ispezione che ha portato all’applicazione di una sanzione pecuniaria di 1.500 euro nei confronti del titolare.
Questo episodio solleva interrogativi importanti sulla capacità di controllo del territorio e sulla responsabilità degli organizzatori di eventi che, in nome del profitto e della popolarità, mettono a repentaglio la sicurezza e la salute pubblica.

La necessità di rafforzare i controlli, di sensibilizzare gli organizzatori e di promuovere una cultura della legalità si fa sempre più urgente, per garantire che l’intrattenimento non diventi un fattore di rischio.

L’episodio rappresenta un campanello d’allarme, evidenziando la fragilità di un sistema che permette la proliferazione di attività illegali e pericolose, a discapito della sicurezza e della tranquillità dei cittadini.

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