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venerdì 31 Ottobre 2025

La casa in fiamme: Dinamiche familiari a fuoco sullo schermo.

Il sipario si alza su “La casa in fiamme”, un’opera cinematografica nata dalla visione congiunta di Giuseppe G.
Stasi e Giancarlo Fontana, un binomio registico che promette di scavare nelle dinamiche familiari con sguardo acuto e sfumature inaspettate.

La sceneggiatura, frutto della collaborazione tra Renato Sannio e Giuseppe G.
Stasi, si preannuncia come un’esplorazione intima e complessa, arricchita da un cast d’eccezione che include Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio, Barbara Chichiarelli, Antonio Bannò, Anita Caprioli, Arianna Di Claudio e Francesco Di Leva, interpreti di un microcosmo familiare sull’orlo di una profonda trasformazione.
Il film, una co-produzione di Wildside (gruppo Fremantle), Eliofilm e PiperFilm, si radica in un’ambientazione carica di significato: una villa al mare, residenza un tempo simbolo di affetti condivisi, ora destinata alla vendita.
Questo atto, apparentemente burocratico, si rivela il detonatore di un weekend destinato a disvelare le crepe e le cicatrici che segnano il rapporto tra genitori, figli, nipoti e parenti.
La convivenza forzata, in uno spazio che evoca ricordi e rimpianti, innesca una spirale di rivelazioni, esponendo rancori sopiti e verità inconfessate.

“La casa in fiamme” non è semplicemente una storia di famiglia; è un affresco malinconico e ironico della condizione umana, un viaggio attraverso le zone d’ombra che abitano i legami affettivi.

La narrazione, intrisa di umorismo nero e di momenti tragici, si muove costantemente al confine tra commedia e tragedia, riflettendo la natura paradossale della vita stessa.

Il film, prodotto da Sonia Rovai per Wildside, Ariens Damsi per Eliofilm e Massimiliano Orfei, Luisa Borella e Davide Novelli per PiperFilm (che ne curerà la distribuzione nazionale e PiperPlay le vendite internazionali), si propone di essere uno specchio deformante, ma veritiero, delle relazioni familiari, svelandone le fragilità e le potenzialità di redenzione.

Le riprese, che coinvolgeranno le regioni Calabria e Lazio, si estenderanno per circa sei settimane, con la preziosa collaborazione della Fondazione Calabria Film Commission. La scelta di girare in Calabria, terra ricca di storia e di suggestioni paesaggistiche, conferisce al film un ulteriore livello di profondità, integrando l’ambientazione nel tessuto narrativo e visivo.

“La casa in fiamme” si configura come un’opera che, pur radicata in un contesto specifico, affronta temi universali con sensibilità e intelligenza, invitando lo spettatore a riflettere sulla complessità dei legami umani e sulla ricerca di un possibile, seppur fragile, futuro di riconciliazione.

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