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domenica 26 Ottobre 2025

Ponte sullo Stretto: Fase cruciale, dialogo con i territori e legalità

L’avanzamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina entra in una fase cruciale, caratterizzata da una riorganizzazione interna e da un impegno concreto verso le comunità locali.
Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, ha recentemente illustrato lo stato di avanzamento dei lavori, sottolineando un cambio di paradigma nella gestione della direzione lavori, che sarà ora curata direttamente dalla società stessa, a differenza di quanto previsto inizialmente.
Questo approccio mira a ottimizzare i processi decisionali e ad accelerare l’implementazione del progetto.

L’incontro con le autorità locali di Villa San Giovanni, seguito da una conferenza stampa a Reggio Calabria, ha evidenziato la volontà di una comunicazione trasparente e di un coinvolgimento attivo del territorio.
Dopo l’approvazione del 6 agosto da parte del Comitato Interministeriale per l’Infrastrutture (Cipess), la delibera è attualmente sottoposta al vaglio della Corte dei Conti, un passaggio indispensabile che ne verifica la conformità alle normative complesse che regolano le grandi infrastrutture italiane.

Questa verifica include procedure specifiche e una legislazione particolarmente articolata, progettate per garantire la legalità e la sostenibilità del progetto.
Una volta superato questo controllo, tutti i contratti saranno immediatamente operativi, aprendo la strada alla realizzazione delle opere preliminari e all’avvio della progettazione esecutiva per le diverse fasi costruttive.

Parallelamente, inizierà un processo graduale di espropriazione dei terreni necessari alla costruzione del ponte.
L’incontro con il Comune di Villa San Giovanni è stato definito “concreto”, focalizzandosi sull’identificazione delle prime azioni da intraprendere, che riguardano la realizzazione delle torri del ponte.
Ciucci ha espresso l’impegno della società a compensare le mancanze pregresse, manifestando la volontà di completare il lungomare, un’opera rimandata negli anni.

Questo gesto è percepito come un “debito” verso la comunità, affiancato dalla realizzazione di un nuovo depuratore, miglioramenti alla viabilità e un adeguato sistema di illuminazione, interventi che, pur non essendo direttamente collegati alla costruzione del ponte, riflettono l’attenzione della società e del Governo verso le esigenze specifiche del territorio.
Consapevole delle inevitabili problematiche connesse a un’opera di tale portata, Ciucci ha sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo con i cittadini, invitandoli a fornire suggerimenti e a partecipare attivamente al processo decisionale.
L’apertura di nuove sedi operative a Villa San Giovanni e Messina, in locali messi a disposizione dal Comune, possibilmente ricavati da beni confiscati alla criminalità organizzata, simboleggia un impegno verso la legalità e la trasparenza, rafforzando il legame tra la società, le istituzioni e la comunità.
Il progetto non è solo una sfida ingegneristica, ma un’opportunità per la riqualificazione del territorio e per la creazione di un futuro più prospero per le comunità dello Stretto.

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