L’esperienza maturata nel cantiere del terzo lotto della Statale 106 a Villapiana, in Calabria, rappresenta un modello virtuoso che sovverte le dinamiche abituali nel settore delle grandi opere pubbliche. Come sottolinea il leader della CGIL, Maurizio Landini, il successo del progetto non risiede solamente nella puntualità dei tempi di realizzazione, un risultato spesso miraggio in contesti simili, ma soprattutto nella capacità di coniugare avanzamento lavori, tutela dei diritti dei lavoratori e elevata qualità costruttiva.L’approccio adottato, che si discosta dalla prassi dell’appalto e del subappalto, ha generato un effetto moltiplicatore di benefici. I lavoratori si vedono garantiti standard di sicurezza e dignità sul posto di lavoro, le imprese operano in un contesto di maggiore prevedibilità e collaborazione, e il risultato finale è un’opera di qualità superiore, realizzata con tecniche innovative e nel rispetto dell’ambiente.Questa filosofia operativa si configura come una risposta concreta alla sfida dell’arretratezza infrastrutturale che affligge il Mezzogiorno d’Italia e, più in generale, l’intero Paese. La carenza di infrastrutture adeguate rappresenta un freno allo sviluppo economico e sociale, limitando la competitività e ostacolando la creazione di opportunità. Investimenti mirati, accompagnati da una gestione efficiente e trasparente, sono essenziali per colmare questo divario e sbloccare il potenziale inespresso del territorio.L’esempio di Villapiana dimostra che è possibile superare la logica del “meno spendere” a tutti i costi, che spesso si traduce in compromessi sulla qualità e nel precarizzazione del lavoro. Al contrario, una visione strategica che valorizzi il capitale umano e promuova l’innovazione tecnologica può generare un circolo virtuoso di crescita e progresso. La realizzazione di infrastrutture moderne e resilienti non è solo una questione di cemento e acciaio, ma un investimento nel futuro del Paese, un passo fondamentale per costruire un’Italia più equa, competitiva e sostenibile. La campagna referendaria promossa dal sindacato, nel contesto di questi eventi, si pone quindi come un’occasione per riflettere su questi temi cruciali e promuovere un cambiamento di paradigma nel modo di concepire il lavoro e la cittadinanza.
Strada 106: Un modello virtuoso per il Mezzogiorno e il Paese.
Pubblicato il
