La prima giornata di voto in Calabria, che ha visto coinvolti sedici comuni, quattro dei quali con una popolazione che supera i quindicimila abitanti, ha segnato un calo significativo nell’interesse civico rispetto all’ultima tornata elettorale. I dati definitivi, rilevati al termine della giornata, indicano un’affluenza media regionale del 47,71%, un decremento notevole se comparato al 56,75% registrato cinque anni orsono. Questo divario, apparentemente marginale in termini percentuali, riflette una tendenza preoccupante di disimpegno da parte dell’elettorato calabrese.L’analisi più dettagliata dei dati comunali rivela un quadro eterogeneo, con flessioni particolarmente accentuate in alcune realtà. A Lamezia Terme, la città più popolosa chiamata al voto, la percentuale degli aventi diritto che si è recato alle urne si attesta al 46,25%, segnando un abbassamento di quasi otto punti percentuali rispetto al 2018. Questo dato suggerisce una diminuzione della fiducia nel processo democratico o, in alternativa, una percezione di distacco tra cittadini ed eletti.Ancora più marcata è la diminuzione dell’affluenza a Rende, un comune con una forte vocazione universitaria e tradizionalmente caratterizzato da un elevato coinvolgimento civico. La percentuale dei votanti si è attestata al 52,21%, ben lontana dal 70,96% registrato cinque anni fa, evidenziando una perdita di interesse che potrebbe essere attribuita a diversi fattori, tra cui la disillusione verso la politica locale o l’emergere di nuove forme di partecipazione non legate al voto.A Cassano, un altro comune importante della regione, l’affluenza si è attestata al 47,30%, contro il 59,12% della precedente consultazione. Anche in questo caso, il calo è significativo e suggerisce una generale diminuzione dell’entusiasmo per il voto. Infine, a Isola Capo Rizzuto, la percentuale dei votanti si è attestata al 54,44%, contro il 66,21% della passata consultazione.La diminuzione dell’affluenza alle urne, osservata in tutti i comuni coinvolti, solleva interrogativi importanti sullo stato di salute della democrazia calabrese e sulla necessità di nuove strategie per incentivare la partecipazione civica. Potrebbe essere utile analizzare le cause di questo disimpegno, indagando i fattori socio-economici, culturali e politici che influenzano il comportamento degli elettori. È altresì fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione volte a rafforzare il valore del voto come strumento di partecipazione attiva alla vita democratica e a incentivare un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che riguardano il futuro della regione. La sfida, ora, è comprendere a fondo le cause di questo fenomeno e agire in modo proattivo per invertire questa tendenza preoccupante.
Calo voti in Calabria: affluenza in calo, un campanello d’allarme.
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