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mercoledì 5 Novembre 2025

Occhiuto riconfermato: il centrodestra domina in Calabria

La riconferma di Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria, avvenuta al termine di un conteggio elettorale estenuante, segna un significativo consolidamento del centrodestra nel panorama politico regionale.

Occhiuto, con un solido 57,26% dei voti, ha superato Pasquale Tridico, esponente del campo progressista, con un margine di 16 punti percentuali, evidenziando una chiara preferenza dell’elettorato verso la continuità amministrativa e le politiche finora implementate.

Francesco Toscano, candidato sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare, ha raccolto un risultato marginale, attestandosi all’1,01%.

L’analisi dei risultati delle singole liste rivela dinamiche complesse e segna l’emersione di forze politiche in grado di incidere sul futuro assetto istituzionale.

Forza Italia si afferma come il primo partito regionale, polarizzando il 17,98% delle preferenze, un dato che riflette una forte presenza e radicamento nel territorio.
Il Partito Democratico, pur rimanendo una forza rilevante, registra un arretramento rispetto alle aspettative, conquistando il 13,59% dei voti.

La lista “Occhiuto Presidente” si posiziona al terzo posto, a testimonianza del consenso personale attorno alla figura del governatore uscente, raccogliendo il 12,39%.

Fratelli d’Italia, espressione del populismo di destra, ottiene un risultato significativo con l’11,64%, mentre la Lega, forza storica del centrodestra, si attesta al 9,40%.

La lista “Tridico Presidente”, collegata al candidato progressista, ottiene il 7,62%, indicando una base elettorale consistente ma insufficiente a contrastare l’onda conservatrice.

Il Movimento 5 Stelle, in declino a livello nazionale, registra un dato del 6,43%, segno di una perdita di appeal presso l’elettorato calabrese.
Le altre liste presentate in campo, come Democratici Progressisti (5,23%), Casa riformista – Italia Viva (4,42), Noi Moderati (4,03), Avs (3,85%), Dc-Udc (1,28%), Forza Azzurri (1,04%) e il variegato gruppo “Ssud chiama nord – Per le autonomie – Partito animalista” (0,20%), contribuiscono a delineare un quadro politico frammentato, dove le dinamiche locali e le specificità territoriali giocano un ruolo cruciale.
Questa vittoria consolidata apre scenari complessi per la nuova legislatura, con la necessità di affrontare sfide strutturali come la disoccupazione giovanile, la criminalità organizzata e la carenza di infrastrutture, bilanciando le aspettative di continuità con l’imperativo di innovazione e sviluppo sostenibile.

L’attenzione si sposta ora sulla composizione della nuova giunta regionale e sulle priorità programmatiche che guideranno l’azione amministrativa nei prossimi cinque anni.

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