L’atto vandalico subito dalla sede di Thomas Sankara, Casa del Popolo di Catanzaro, rappresenta una ferita profonda, un’eco scomoda di un passato che si ripropone. I simboli di Forza Nuova, organizzazione neofascista, imbrattano un luogo simbolo di impegno politico e culturale, una sede nata dall’intreccio di esperienze e ideali condivisi tra Potere al Popolo, Fronte Comunista e Associazione di Amicizia Italia-Cuba. Questo gesto, lungi dall’essere un episodio isolato, è il risultato di una persistente tensione, un tentativo di intimidazione volto a soffocare voci e iniziative che si oppongono a un’estremismo che tenta di riaffermare la propria presenza.La reazione di Potere al Popolo è chiara: non si cederà alla paura. Al contrario, l’attacco rafforza la determinazione a proseguire con rinnovato vigore l’impegno civile e politico, con l’obiettivo di marginalizzare ogni forma di estremismo e di garantirne l’impossibilità di radicarsi nel tessuto sociale. La recente presentazione di un libro, avvenuta proprio nella giornata dell’atto vandalico, testimonia questa resilienza, una risposta concreta alla viltà dell’azione intimidatoria.Catanzaro, città tragicamente segnata dalla morte del compagno Giuseppe Malacaria, vittima del fascismo, porta con sé una memoria dolorosa di aggressioni e violenze, episodi che continuano a risuonare nelle coscienze di chi si dichiara antifascista. La recente ripresa di attività da parte di organizzazioni neofasciste, con l’apertura di sedi come quella di Forza Nuova, è un campanello d’allarme, una manifestazione della loro volontà di normalizzare la propria presenza, cancellando o minimizzando il ricordo del passato. L’assalto alla sede della Cgil a Roma, evento che ha visto Forza Nuova protagonista, conferma la pericolosità di questo movimento, la sua incapacità di rinnegare la propria natura violenta e autoritaria.È imperativo, dunque, superare ogni forma di ambiguità e inerzia. Una mobilitazione ampia e costante, che coinvolga tutte le forze democratiche e progressiste, è la risposta necessaria per contrastare questa deriva, per difendere i valori di libertà, giustizia e solidarietà che animano la Casa del Popolo e ogni luogo di aggregazione popolare. Non si tratta solo di denunciare un atto vandalico, ma di costruire una comunità consapevole, in grado di riconoscere e contrastare ogni tentativo di riaprire le ferite del passato e di minacciare il futuro. La memoria di Malacaria, il coraggio delle persone che hanno resistito al fascismo, l’impegno costante per un mondo più giusto, sono la nostra guida in questa battaglia.
Vandalismo a Catanzaro: Attacco alla sede di Sankara, memoria e lotta.
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