17 marzo 2025 – 13:45
L’Inno alla gioia risuonava solenne nel Teatro Regio di Torino, inaugurando con maestosità l’anno accademico dell’illustre Università. Il coro di voci bianche incantava la platea, composta da eminenti esponenti della politica cittadina e regionale, membri autorevoli degli organi dell’ateneo e rappresentanti degli studenti desiderosi di conoscenza.Il rettore Stefano Geuna, giunto al termine del suo mandato, si preparava ad affrontare una cerimonia carica di emozioni e sfide. Tuttavia, il clima solenne venne improvvisamente interrotto dall’intervento deciso di alcuni studenti appartenenti ai collettivi pro Palestina. Accusarono il rettore di complicità nel genocidio palestinese e criticarono aspramente la sua gestione dell’università, gettando un’ombra inaspettata sulla celebrazione accademica.Il presidente della Regione Alberto Cirio si schierò a difesa del rettore, sottolineando l’importanza di avviare un confronto democratico all’interno dell’università. Espresse le sue priorità per il mandato in corso, focalizzandosi su salute e istruzione e affrontando per la prima volta il tema delicato delle borse di studio riservate prioritariamente ai piemontesi.Il sindaco Stefano Lo Russo ribadì con fervore la vocazione universitaria di Torino, manifestando solidarietà al rettore in seguito alle contestazioni ricevute. Sottolineò l’impegno della città nel trasformarsi in un polo culturale e scientifico d’avanguardia per i prossimi decenni, puntando sul potenziale trasformativo dell’università, sull’importanza del capitale umano e sull’eccellenza della formazione superiore come cardini della crescita locale e internazionale.La cerimonia accademica si concluse così tra applausi e riflessioni profonde sul ruolo cruciale dell’istruzione superiore nella costruzione del futuro di una comunità aperta al progresso e alla diversità culturale.
