La celebrazione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza giunge al suo decimo anniversario, un traguardo che sottolinea l’importanza di continuare a promuovere l’uguaglianza di genere in ambito scientifico. Nonostante i progressi compiuti, resta ancora molto da fare per superare gli ostacoli che impediscono alle donne di accedere e progredire nel mondo della scienza e della ricerca.L’iniziativa, istituita nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, mirava a incoraggiare più donne e ragazze a intraprendere studi nelle discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e a perseguire una carriera nel settore della ricerca. Tuttavia, a dieci anni di distanza, l’equilibrio di genere in questo campo rimane un obiettivo ancora lontano per la maggior parte dei Paesi del mondo.In Italia, il divario tra uomini e donne nelle materie Stem è evidente: solo il 16,8% delle laureate tra i 25 ei 34 anni proviene da queste discipline, rispetto al 37% dei laureati maschi. Questi dati riflettono non solo una disparità nell’accesso all’istruzione scientifica ma anche nelle opportunità lavorative: le donne laureate in Stem affrontano uno svantaggio occupazionale significativo rispetto agli uomini.Nonostante ciò, emergono segnali positivi di cambiamento: negli ultimi anni si è registrato un aumento delle iscrizioni femminili ai corsi di laurea scientifici, soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese. Tuttavia, il divario di genere persiste nei numeri complessivi dei laureati Stem.Un’altra sfida da affrontare è il gender pay gap nel settore scientifico: globalmente le donne guadagnano in media il 20% in meno degli uomini, con un divario inferiore ma comunque presente anche in Italia. Nonostante ciò, esempi positivi come Eleonora Bianchi e Angelica Fabrello dimostrano che le donne possono avere successo e realizzare importanti traguardi nella ricerca scientifica.Attraverso storie come quelle di Bianchi e Fabrello si evidenzia il potenziale delle giovani donne interessate alla carriera scientifica. Eleonora Bianchi ha ottenuto un finanziamento importante per guidare un progetto innovativo sull’origine dei pianeti al di fuori del Sistema Solare presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Angelica Fabrello ha invece fatto carriera come product manager presso Exprivia grazie alla sua formazione Stem e al suo impegno nello sviluppo di soluzioni avanzate nel campo della telemedicina.Queste storie ispiratrici dimostrano che le donne hanno tutto il talento e la determinazione necessari per eccellere nel campo della scienza e della ricerca. È fondamentale continuare a promuovere l’inclusione e la parità di opportunità per garantire che ogni donna abbia la possibilità di realizzare il proprio potenziale nel mondo scientifico.
Celebrazione decimo anniversario Giornata donne e ragazze nella scienza: sfide e successi per l’uguaglianza di genere STEM.
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