Celebrazione e impegno: la polizia di Stato tra passato e presente

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Durante l’ultimo anno, l’analisi dei dati ha rivelato un’evoluzione nel modo in cui i truffatori operano, diventando sempre più abili nel cogliere i bisogni e le sensibilità delle persone, inducendole a versare denaro per preservare la propria tranquillità e intimità. Queste sono le parole del questore di Aosta, Gian Maria Sertorio, pronunciate in occasione del 172º anniversario della fondazione della polizia di Stato.Il questore ha sottolineato che questa celebrazione è dedicata a tutti coloro che hanno fatto parte e fanno parte della polizia di Stato, unendo passato e presente. L’appartenenza al corpo della polizia di Stato rappresenta un legame indissolubile tra tutti gli individui che lo compongono, evidenziando l’impegno costante che li chiama ogni giorno a proteggere la comunità.Sertorio ha ricordato che sono passati più di quarant’anni dall’entrata in vigore della legge 121/81, la Riforma dell’amministrazione della pubblica sicurezza. In questo periodo, la polizia di Stato si è adattata ai cambiamenti continui della società, esponendo gli individui a nuovi pericoli e mettendo in luce le fragilità naturali dell’uomo. Nonostante ciò, il compito rimane quello di essere vicini ai cittadini, soprattutto a coloro più vulnerabili come gli anziani, vittime di una criminalità subdola.Durante la cerimonia presso la questura, è stata consegnata al questore Sertorio la medaglia d’oro al merito civile conferita lo scorso anno al commissario Camillo Renzi per il suo impegno nella lotta di Liberazione e Resistenza in Valle d’Aosta. Un gesto simbolico che testimonia il valore delle azioni coraggiose compiute nel passato e l’impegno costante per garantire sicurezza e giustizia nella società contemporanea.

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