La comunità di Sarre celebra l’eredità di don Prospero Duc con un programma ambizioso e variegato: un libro che racconta la sua vita e il suo impegno per la giustizia, una cerimonia ufficiale che commemora il suo sacrificio, un documentario che ripercorre le tappe della sua vicenda, l’adesione delle scuole locali a questa iniziativa. Questo progetto è stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Valle d’Aosta, nell’ambito di una legge regionale volta a celebrare l’ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia.Secondo il presidente della Regione, Renzo Testolin, il ruolo della comunità è stato quello di promotore del proprio contesto socio-culturale. “Don Prospero Duc è un esempio che caratterizza la sua figura”, ha detto Testolin durante la conferenza stampa di presentazione. Il parroco di Chesallet, infatti, aveva saputo coinvolgere la comunità di Sarre a meno di 30 anni, individuando le necessità della popolazione e mettendosi a disposizione per aiutare i più deboli.Il gesto estremo del parroco, che si era messo a disposizione della giusta causa, è stato motivato dalle sue attenzioni quotidiane verso i meno fortunati. La sua medaglia d’oro al merito civile alla memoria lo ricorda come un eroe della Resistenza, assassinato il 19 aprile 1945 da alcuni militi delle Brigate Nere a servizio della Rsi.Il progetto “Il faut faire pour amour” è quindi una celebrazione di questo eroe e dell’impegno per la giustizia che ha caratterizzato la sua vita. La comunità di Sarre, con l’aiuto della Regione Valle d’Aosta, vuole ricordare le gesta del parroco e ispirarsi alla sua dedizione verso i più deboli.
Celebrazione per don Prospero Duc: libro, documentario, scuole aderiscono al progetto Il faut faire pour amour
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