23 gennaio 2025 – 11:09
Nella regione della Valle d’Aosta, a partire dal 2019 con l’istituzione del servizio di Tutela dei minori e delle persone vulnerabili, non sono state segnalate situazioni di abusi. Tuttavia, questa assenza di segnalazioni non garantisce l’assenza di casi effettivi. Per questo motivo è stato deciso di istituire un centro di ascolto regionale che copre sia il territorio della Valle d’Aosta che del Piemonte, al fine di garantire la privacy soprattutto nelle piccole comunità ecclesiastiche, dove potrebbe essere difficile denunciare abusi in contesti ristretti. È essenziale avere le competenze necessarie per gestire queste segnalazioni in modo appropriato. Nel corso degli anni, il servizio si è concentrato principalmente sull’attività preventiva e formativa.Andrea Gatto, direttore della Caritas diocesana di Aosta e uno dei responsabili del servizio di Tutela dei minori e delle persone vulnerabili per Piemonte e Valle d’Aosta, ha sottolineato l’importanza dell’offerta di supporto psicologico, legale e spirituale in situazioni in cui minori o individui vulnerabili abbiano subito abusi all’interno dell’ambito familiare o ecclesiastico, o in contesti legati a situazioni di sofferenza.La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha annunciato recentemente che verrà avviato uno studio pilota sulle segnalazioni e i trattamenti degli abusi commessi da membri del clero in Italia nel periodo 2001-2021. Questo studio scientifico sarà condotto da due enti indipendenti e neutrali: l’Istituto degli Innocenti di Firenze e il Centro per la vittimologia e la sicurezza dell’Università Alma Mater di Bologna. L’obiettivo principale sarà quello di affiancare e integrare i dati raccolti dai servizi territoriali al fine di fornire una risposta efficace a questa delicata questione sociale ed ecclesiale.
