Chiara Mastroianni, attrice di 52 anni, riflette sul suo rapporto con il padre scomparso quando era ancora giovane. La sua partecipazione al Festival di Cannes con il film “Marcello Mio” di Christophe Honoreeacute; le ha permesso di esplorare la sua personale metamorfosi nel tentativo di rappresentare il genitore attraverso l’arte cinematografica. In un’intervista rilasciata durante l’evento, Chiara parla della sfida emotiva che ha affrontato nel dare vita a un personaggio così intimamente legato alla sua storia familiare.Il film, che vede anche la presenza della madre Catherine Deneuve, si distingue per la sua autoironia e la capacità di evitare facili sentimentalismi. Christophe Honoreeacute;, regista del progetto, ha lavorato con leggerezza e profondità per trasformare l’emozione in qualcosa di vibrante senza cadere nella trappola della nostalgia o del pathos.Chiara racconta come l’interpretazione del personaggio ispirato a lei stessa abbia toccato corde profonde della sua identità e del suo rapporto con il padre. Ha ammesso di aver avuto momenti in cui ha desiderato assomigliargli fisicamente, arrivando persino a tagliarsi i capelli per cercare quella somiglianza tanto ricercata.La nostalgia per il passato emerge con forza nelle parole della figlia di due icone del cinema francese. Chiara rivela un rapporto ambivalente con le foto paparazzate dell’infanzia, immagini rubate che evocano ricordi dolorosi ma preziosi allo stesso tempo. L’intrusività dei fotografi e la mancanza di immagini personali dell’infanzia con suo padre hanno contribuito a plasmare il suo rapporto emotivo con quegli scatti rubati.In definitiva, “Marcello Mio” si configura come un viaggio intimo e complesso attraverso i labirinti dell’identità e della memoria familiare, dove Chiara Mastroianni si confronta con il proprio passato e la propria eredità cinematografica in un dialogo empatico e autentico con lo spettatore.
“Chiara Mastroianni a Cannes: il suo viaggio emotivo nel film ‘Marcello Mio'”
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