In questi giorni bar, ristoranti e molte categorie di esercizi commerciali sono obbligatoriamente chiusi. Altri, anche se aperti, stanno comunque subendo conseguenze economiche dall’emergenza in atto.
Anche i privati, soprattutto se lavoratori autonomi, non potendo più lavorare nel pieno della loro attività hanno od avranno difficoltà economiche. Lo Stato centrale, con il DPCM del 16 marzo, ha attuato un’importante manovra economica ma che non sarà sufficiente e, infatti, si è già parlato di ulteriori provvedimenti.
Ritengo che un grande sforzo di supporto e sostegno economico a chi è in difficoltà lo debba fare lo Stato insieme alla Regioni, in tutti i modi possibili. Ma anche il Comune può e deve fare la sua parte. Non abbiamo grandi spazi ma faremo il massimo che potremo per alleviare le difficoltà dei pubblici esercizi e dei privati.
Il 20 marzo approveremo il bilancio preventivo del 2020. E’ un bilancio che è stato predisposto prima dell’inizio dell’emergenza e, quindi, è un bilancio “normale” nel quale sono previste le spese e gli investimenti che avremmo fatto senza il Coronavirus.
Ma ora si deve cambiare. Il 20 marzo approveremo il bilancio come previsto ma dopo inizieremo a valutare come modificarlo. E’ difficile al momento fare previsioni non sapendo quando e come finirà questa emergenza. Quindi, non possiamo al momento fare calcoli e ipotesi precise su come e dove potremo agire sul bilancio.
Possiamo dare qualche indicazione di principio per iniziare a ragionare.
Pensiamo di agire sulla TARI (Tassa Rifiuti) spostando le date di pagamento e rivedendo quanto dovuto al ribasso, soprattutto per chi ha avuto l’esercizio chiuso. Per le famiglie in difficoltà creeremo un fondo da erogare per borse spesa o pagamento bollette in collaborazione con la Caritas. Verificheremo la fattibilità di diminuire per quest’anno le tasse di competenza comunale (soprattutto l’aliquota IRPEF comunale).
Dove prenderemo i soldi necessari?
Una parte dal capitolo di spesa delle manifestazioni in quanto riteniamo che almeno fino all’autunno persisteranno dei problemi nel poter svolgere eventi all’aperto. Rinunceremo per quest’anno ad alcuni investimenti che avevamo programmato quale, ad esempio, la realizzazione di un carrello mobile di lavaggio stoviglie per tutte le manifestazioni in Chiaverano.
Di norma non è possibile utilizzare fondi stanziati per investimenti per la spesa corrente. Ma in qualche modo faremo e se proprio non sarà possibile usare quanto già stanziato per gli investimenti attingeremo all’avanzo di amministrazione in quanto il DPCM del 16 marzo prevede la possibilità di utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse all’emergenza in corso.
Ripeto: per ora sono solo ipotesi che concretizzeremo nelle prossime settimane anche in funzione di come evolverà la situazione sanitaria. Quello che è certo è che questo non sarà un anno normale. Siamo in emergenza sanitaria e presto anche economica. Quindi agiremo facendo tutto il possibile per allievare le conseguenze economiche che questa cristi sta causando a tutti: famiglie, imprese, esercizi commerciali.
Il Sindaco di Chiaverano