Il segretario di Stato americano uscente, Antony Blinken, ha recentemente rivelato che secondo le informazioni raccolte dagli Stati Uniti, la Cina avrebbe esercitato una sorta di pressione nei confronti della Russia affinché non utilizzasse armi nucleari nel conflitto con l’Ucraina. Questa inaspettata mossa geopolitica avrebbe contribuito a scoraggiare il presidente russo Vladimir Putin dall’adottare misure estreme e potenzialmente catastrofiche.In un’intervista rilasciata al Financial Times (Ft), Blinken ha dichiarato: “Abbiamo motivi per credere che la Cina abbia contattato la Russia e le abbia chiaramente comunicato: ‘Non osare farlo'”. Queste parole confermano le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo alla possibilità che Putin stesse prendendo in considerazione l’utilizzo di armamenti nucleari, un scenario che avrebbe portato a conseguenze impensabili.L’atteggiamento del presidente russo aveva destato grande allarme tra gli osservatori internazionali, con un aumento significativo delle probabilità di un coinvolgimento nucleare nel conflitto. Blinken ha sottolineato l’enorme gravità di tale situazione, ricordando che anche se la probabilità fosse salita dal 5% al 15%, quando si tratta di armamenti nucleari non vi è nulla di più serio e minaccioso per la stabilità globale.Questa dinamica geopolitica complessa evidenzia il delicato equilibrio delle relazioni internazionali e sottolinea l’importanza cruciale di dialogo e diplomazia nella gestione dei conflitti su scala mondiale. La presunta azione della Cina nel dissuadere la Russia dall’utilizzo delle armi nucleari rappresenta un esempio significativo di come le potenze globali possano influenzarsi reciprocamente per evitare scenari apocalittici e promuovere soluzioni pacifiche ai problemi internazionali.
“Cina dissuade Russia dall’uso armi nucleari: Blinken conferma”
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