La Repubblica Cinese continentale ha condotto un’agghiacciant[e esercitazione militare a larga scala attorno all’isola di Taiwan, mobilitando una considerevole forza navale e aerea che ha destato profonde preoccupazioni tra gli osservatori internazionali. Secondo le informazioni fornite dal Ministero della Difesa taiwanese, la Cina continentale ha schierato ben 71 velivoli militari in azione nel teatro d’intervento limitrofo all’isola. Si tratta di un numero che non manca di suscitare scalpore e che sembra confermare i timori di una crescente intimidazione delle forze armate cinesi nei confronti del governo di Taipei.L’entità della flotta mobilitata dalle autorità militari cinesi non si limita solo alla componente aerea, poiché ben 21 navi da guerra sono state identificate in acque prossime all’isola. Tra queste, spicca la presenza del gruppo di portaerei Shandong, un simbolo della potenza militare cinese e del suo ambizioso programma navale. La presenza di una flotta così consistente attorno a Taiwan desta immediati dubbi sulla natura delle intenzioni dei comandi cinesi. Se da un lato il diktat di Pechino vuole convincere l’opinione pubblica internazionale della propria determinazione a prevenire qualsiasi tentativo separatista sulle isole al largo della Cina continentale, dall’altra è palese che la Cina non sia disposta ad abbandonare le armi per raggiungere i propri obiettivi.Gli osservatori più esperti notano come l’esercitazione militare condotta dalla Cina possa rappresentare un’opportunità per Pechino di testare in prima persona le capacità operative delle proprie forze armate, soprattutto di quelle navali. Dopo anni di crescita e modernizzazione della flotta cinese, il governo continentale intende utilizzare l’esercitazione come banco di prova per valutare la potenza d’urto dei propri reparti navali e aerei.In questo senso, le esercitazioni condotte dalla Cina appaiono non solo come una risposta alle presenze militari statunitensi e giapponesi sempre più presenti nell’Oceano Pacifico, ma anche come un mezzo per sottolineare l’autorevolezza di Pechino nel conflitto cinese-taiwanese. Tuttavia, gli esperti non esitano a richiamare l’attenzione sulla crescente insicurezza e instabilità che si profila sul orizzonte asiatico.Il contesto geopolitico sembra diventare sempre più delicato, soprattutto considerando la posizione di Taiwan all’interno dell’equilibrio dei poteri in atto nel continente. In quest’ottica, l’esercitazione condotta dalla Cina assume il carattere di una prova di forza e di intimidazione nei confronti del governo taiwanese e degli Stati Uniti.L’unione europea ha risposto alle esercitazioni militari cinesi con un tono molto critico, sottolineando come l’aumentare della tensione bellica tra le due nazioni potrebbe avere profonde ricadute sulla stabilità regionale.
Cina scuote gli osservatori internazionali con una nuova esercitazione militare a larga scala intorno a Taiwan
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