Citadini contro la crisi climatica L’Aja in camicia di forza

Gli ecoattivisti dell’Extinction Rebellion si sono radunati oggi all’ingresso della città di L’Aja per manifestare contro la politica governativa che favorisce la produzione e il consumo dei combustibili fossili. La loro protesta è un’estensione della serie di azioni di massa messe in atto dall’organizzazione internazionale, nota anche con il nome di “La resistenza all’estinzione”. Con una lungimiranza e una consapevolezza sempre più diffuse tra i cittadini del pianeta, questi attivisti hanno preso di mira la politica governativa che continua a finanziare e incoraggiare l’uso dei combustibili fossili. Una scelta che si scontra con il crescente senso di urgenza della crisi climatica ed ecologica mondiale.Tra i manifestanti c’erano anche alcuni membri del governo olandese, che hanno espresso la loro solidarietà con gli attivisti e hanno richiesto un’inversione immediata nella politica governativa per affrontare la crisi climatica. L’atto di protesta ha avuto inizio quando i manifestanti si sono incatenati all’ingresso della città, formando una catena umana che simboleggiava la loro unità e determinazione.Mentre le proteste continuarono, la polizia intervenne per disperdere il raduno. Molti dimostranti furono fermati e condotti via in manette. L’intervento della polizia ha suscitato grande controversia tra i manifestanti e gli spettatori presenti nella piazza.Gli attivisti del “La resistenza all’estinzione” hanno sottolineato come la politica governativa che finanzia la produzione e il consumo dei combustibili fossili sia un disastro ambientale, responsabile dell’aumento della quantità di gas nocivi nell’atmosfera terrestre. Hanno anche evidenziato come l’impatto della crisi climatica ed ecologica stia aumentando sempre più in tutto il mondo.Nonostante la repressione della polizia, gli attivisti si sono dimostrati determinati a proseguire le loro azioni di protesta. In un comunicato stampa diffuso dopo l’evento, hanno dichiarato: “Il nostro messaggio è chiaro: dobbiamo cambiare il modo in cui viviamo e consumiamo per salvare il pianeta dalla distruzione”.