Il panorama attuale del giornalismo e della libertà di espressione è segnato da un’atmosfera cupa e minacciosa, caratterizzata da un aumento dell’impunità, della segretezza e delle rappresaglie contro coloro che osano dire la verità. Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, ha evidenziato come il governo degli Stati Uniti stia varcando una pericolosa linea rossa criminalizzando il giornalismo a livello internazionale. Questo clima di paura e censura ha portato a una diffusa autocensura tra i media e i giornalisti, minando la democrazia e la libertà di stampa. L’intervento di Assange al Consiglio d’Europa rappresenta un importante richiamo all’importanza di difendere la libertà di informazione e il diritto dei cittadini a essere informati in modo trasparente e indipendente. È necessario resistere alle pressioni politiche ed economiche che minacciano l’integrità del giornalismo investigativo e garantire spazi sicuri per chiunque voglia denunciare abusi di potere o violazioni dei diritti umani. Solo attraverso un impegno costante per proteggere la libertà di espressione possiamo preservare i valori democratici su cui si fonda la nostra società.
Clima di paura e censura nel giornalismo: l’appello di Julian Assange alla difesa della libertà di informazione
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