La situazione critica nella località turistica di Cogne, colpita dall’alluvione che ha causato la chiusura della strada regionale, sta mettendo a dura prova gli abitanti e gli operatori del settore. Il ministro per la protezione civile Nello Musumeci ha dichiarato che i lavori di ripristino potrebbero richiedere più tempo del previsto, generando preoccupazione tra coloro che dipendono dal turismo per il sostentamento.I danni causati dalla furia del torrente Grand Eyvia sono stati devastanti, con tratti della strada letteralmente spazzati via e voragini profonde fino a 20 metri. Gli sforzi per riportare il corso del torrente alla normalità e ricostruire la viabilità sono già in corso, ma si prevede che saranno necessarie settimane prima che tutto sia nuovamente accessibile.Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato l’eccezionalità della situazione, paragonandola persino all’alluvione del 2000. La stagione turistica rischia di subire gravi conseguenze se la strada non verrà riaperta in tempi rapidi. Albergatori ed operatori locali temono perdite economiche significative se l’arteria stradale rimarrà chiusa fino a metà agosto.L’ex assessore Andrea Celesia ha espresso la necessità di accelerare i tempi di ripristino per evitare un collasso dell’attività turistica nel periodo estivo. L’assessore al turismo Deborah Bionaz ha evidenziato l’impatto negativo che questa situazione avrà sull’economia locale e sta lavorando per trovare soluzioni alternative per supportare il settore.La comunità locale è unita nell’affrontare questa crisi senza precedenti e cerca di organizzarsi al meglio per limitare i danni alla stagione turistica. La solidarietà e la determinazione sono fondamentali per superare questo momento difficile e rilanciare Cogne come destinazione turistica ambita e accogliente.
Cogne: alluvione mette a rischio turismo e economia locale
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