24 settembre 2024 – 07:40
Michele Lavopa, giovane di 21 anni originario di Bari e residente nel quartiere San Paolo, ha fornito dettagliate risposte alle domande poste dal sostituto procuratore antimafia Federico Perrone Capano e dagli investigatori dei carabinieri, senza negare le accuse a lui rivolte. Al contrario, ha deciso di collaborare pienamente con le autorità. Tuttavia, se l’episodio che ha portato alla tragica sparatoria avvenuta tra sabato e domenica presso il Bahia Beach di Molfetta, culminata nella morte della 19enne Antonia Lopez, sembrerebbe essere stato scatenato da vecchi dissidi irrisolti, l’inchiesta è ancora lungi dall’essere conclusa.In attesa dei risultati dell’autopsia sul corpo della giovane prevista per mercoledì, mancano ancora elementi cruciali come la possibile presenza di complici di “Tupac”, il soprannome con cui Lavopa è conosciuto – in riferimento al celebre rapper statunitense ucciso a Las Vegas nel 1996. In tal senso, una persona è attualmente sotto indagine per favoreggiamento. Inoltre, manca ancora l’arma del delitto: una pistola o forse più di una. Infatti, il giovane arrestato e successivamente trasferito in carcere a Bari per omicidio, tentato omicidio e possesso illegale d’arma da fuoco in luogo pubblico ha ammesso di aver sparato durante una discussione accesa con un gruppo di coetanei.La situazione si fa sempre più intricata considerando che Eugenio Palermiti, 20 anni…