Collaboriamo, gli ufficiali al servizio della corrente Verdini.

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30 dicembre 2023 – 19:12

Il 6 dicembre, se la determina viene firmata in tempo, saranno resi noti quegli accordi tanto attesi. Questo dialogo, riportato negli atti dell’inchiesta della Procura di Roma sulle commesse in Anas, coinvolge Fabio Pileri, braccio destro di Tommaso Verdini nella società di lobbying Inver, e Paolo Veneri, uno dei funzionari Anas colpiti da una misura interdittiva di 12 mesi insieme a Paolo Cedrone. Questo scambio di battute rappresenta solo un esempio della “cronaca in tempo reale” fornita dai pubblici ufficiali coinvolti alla ‘cricca’ riguardo alle gare d’appalto dell’azienda del Gruppo FS Italiane che si occupa delle infrastrutture stradali. Nel cosiddetto “sistema Verdini”, i due funzionari svolgono un ruolo fondamentale nel fornire accesso a informazioni riservate in cambio di promozioni e conferme nelle posizioni apicali all’interno di Anas.Secondo l’accusa emersa dagli atti investigativi, i funzionari erano completamente al servizio degli imprenditori interessati. Pensavano a ogni dettaglio e nulla veniva lasciato al caso. Il giudice per le indagini preliminari cita un episodio che vede protagonista Cedrone il quale, un giorno, si è recato presso gli uffici della Inver chiedendo l’attivazione di un disturbatore di frequenza, forse temendo di essere intercettato, allo scopo di commentare i risultati delle gare a cui aveva partecipato. In un’altra intercettazione, uno dei funzionari si esprime senza mezzi termini dicendo: “dobbiamo dar loro una mano a queste imprese”. Questo lavoro “all inclusive” è confermato dal giudice per le indagini preliminari che afferma che “le emergenze investigative hanno fornito la prova di continui incontri in contesti non istituzionali (nonostante le funzioni svolte) con Pileri e Verdini e talvolta anche con gli imprenditori (che partecipavano alle gare tramite società a loro riconducibili) per discutere delle gare sia prima che dopo la pubblicazione dei bandi e durante il processo di aggiudicazione delle stesse”. Inoltre, viene evidenziato come i funzionari abbiano anticipato la consegna dei disciplinari, compiendo quindi azioni contrarie ai loro doveri di ufficio; abbiano garantito supporto durante i lavori delle commissioni giudicatrici; si siano messi completamente a disposizione per fornire suggerimenti, consigli e trovare soluzioni in totale disprezzo del dovere di imparzialità e correttezza verso tutti i concorrenti. Il giudice conclude chiedendosi se tutto ciò sia stato fatto per simpatia.Secondo l’accusa, Denis Verdini copriva l’attività illecita dei due funzionari. L’ex parlamentare, socio effettivo della Inver, grazie al suo peso politico e alle sue relazioni garantiva appoggi che consentivano direttamente o tramite suo figlio Tommaso e Pileri, promozioni di carriera in Anas o ricollocamenti in posizioni lavorative di rilievo.Le persone coinvolte nelle misure cautelari compariranno davanti al giudice a metà della prossima settimana per il primo confronto con gli inquirenti nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. Non è escluso che in questa fase possano avvalersi della facoltà di non rispondere.

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