Un gruppo di hacker esperti ha messo a segno un colpo clamoroso, riuscendo a sottrarre informazioni altamente sensibili e riservate da importanti archivi nazionali. Tra i dati trafugati figurano non solo informazioni riguardanti esponenti di spicco della politica, ma anche preziosi documenti contenuti nei database strategici dello Stato, come il Sistema di Difesa Integrata (SDI), il Sistema Elettronico per la Registrazione dei Problemi Informatici e Critici Operativi (SERPICO) e il sistema valutario legato alle cosiddette Schede Operative Speciali (SOS) della Banca d’Italia.Le informazioni rubate sono state successivamente messe sul mercato nero da parte degli hacker, che agivano su commissione di clienti interessati a ottenere vantaggi illegali. Tra i potenziali acquirenti delle informazioni trafugate si annoverano anche alcuni media, desiderosi di accedere a dati esclusivi per alimentare scoop giornalistici sensazionalistici.Questo audace furto di dati sensibili rappresenta una grave minaccia per la sicurezza nazionale e mette in luce le vulnerabilità dei sistemi informatici utilizzati per conservare informazioni critiche. Le autorità competenti stanno attualmente indagando sull’accaduto al fine di individuare i responsabili e adottare misure volte a rafforzare la protezione dei dati sensibili del Paese.
Colpo hacker: dati sensibili rubati e venduti sul mercato nero
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