Il presidente della Repubblica ha davanti a seeacute; un complesso disegno di legge sull’Autonomia differenziata, oggetto di accese polemiche da parte delle opposizioni e di diversi governatori. Il provvedimento è attualmente in fase di esame presso gli uffici del Quirinale, una valutazione che richiederà tempo vista la complessità della materia. Il Capo dello Stato ha garantito un’attenta analisi del testo, dedicandovi lo stesso scrupolo e la stessa attenzione riservati a ogni altra decisione presidenziale.Le richieste del Movimento Cinque Stelle di non firmare il provvedimento tramite il rinvio presidenziale previsto dall’articolo 74 della Costituzione sembrano destinate a non essere accolte dal Presidente Mattarella. La legge in questione implementa una riforma costituzionale del 2001 relativa al Titolo V, definendo le procedure legislative e amministrative per le Regioni che desiderano l’autonomia differenziata in specifiche materie.Il Presidente ribadisce l’importanza dell’equilibrio territoriale come fattore cruciale per la coesione sociale, sottolineando che le disparità tra le varie aree del Paese ostacolano lo sviluppo nazionale. Le opposizioni manifestano crescente preoccupazione riguardo alla possibile accentuazione delle divisioni tra Nord e Sud con l’attuazione di questa riforma.Mentre la Lega festeggia l’approvazione del provvedimento, Fratelli d’Italia sembra supportarlo moderatamente. Al contrario, Forza Italia sta progressivamente aumentando i distinguo e propone un “Osservatorio sulle Regioni” per garantire maggiori tutele al Sud. Il segretario Tajani si impegna a vigilare affincheeacute; gli ordini del giorno votati in Parlamento vengano effettivamente applicati.Nonostante l’approvazione del ddl sull’Autonomia, si prospettano tempi lunghi per la sua attuazione, con possibili referendum e ricorsi alla Consulta che potrebbero allungarne ulteriormente i tempi.
Complesso disegno di legge sull’Autonomia differenziata: polemiche e incertezze all’orizzonte
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