11 giugno 2024 – 17:40
Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara, è stato condannato a 14 anni di carcere dal gup di Palermo con l’accusa di aver prestato l’identità a Matteo Messina Denaro. L’imputato era coinvolto in un’associazione mafiosa e concorso in falso. A rappresentare l’accusa c’erano i pm Gianluca De Leo e Piero Padova. Oggi la procura ha chiesto la condanna a 15 anni per la cugina del geometra, Laura Bonafede, nota come amante storica del capomafia Messina Denaro.Castelvetrano si prepara al voto dopo la morte di Matteo Messina Denaro: cinque candidati si presentano e promettono cambiamenti significativi. Le indagini hanno rivelato che auto e case erano intestate all’imputato. Andrea Bonafede, nipote dello storico boss Leonardo Bonafede, ha giocato un ruolo chiave durante le indagini che hanno portato alla cattura di Messina Denaro. Il capomafia, affetto da cancro, utilizzava l’identità del geometra per le terapie, falsificando documenti a tal scopo. Bonafede è stato arrestato poco dopo la cattura del boss: sia l’appartamento in cui viveva a Campobello che l’auto che guidava erano stati acquistati con documenti falsi intestati all’imputato.Durante le indagini, la posizione del geometra si è complicata ulteriormente: dai dati raccolti dai magistrati emerge che Bonafede era legato al capomafia già prima dell’arresto. La Procura ha scoperto anche legami tra il geometra e un altro prestanome dell’ex latitante Massimo Gentile: quest’ultimo aveva ceduto la sua identità al boss per comprare un’auto nel 2014; nel 2017 il veicolo risultava intestato alla madre di Bonafede, indicando una relazione pregressa tra il geometra e il padrino.Inoltre, nel 2007 la prima casa dove Messina Denaro aveva vissuto a Campobello fu affittata a nome di Andrea Bonafede. Con la sentenza odierna si aggiungono nuovi dettagli alla complessa vicenda giudiziaria che coinvolge il geometra e il noto criminale Matteo Messina Denaro.
