Condanna all’ergastolo per Najeem Osama Almasri Hoabish Elmasry: maxi-processo in arrivo.

Date:

21 gennaio 2025 – 01:45

La condanna all’ergastolo e l’emissione dell’ordine di cattura nei confronti di Najeem Osama Almasri Hoabish Elmasry da parte della Corte penale internazionale per i crimini di guerra commessi in Libia, soprattutto contro i migranti, sono il risultato di accuse supportate da intercettazioni e testimonianze. In seguito a ciò, sono entrati in azione l’European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), la Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH) e Lawyers for Justice in Libya (LFJL). Attualmente, la Corte penale europea sta ancora indagando sui crimini commessi in Libia, documentando atti di violenza, torture e detenzioni illegali.Le fasi che hanno portato alla luce i crimini imputati al capo della polizia giudiziaria libica, responsabile della prigione di Mitiga Tripoli dove vengono trattenuti oppositori politici e terroristi dello Stato Islamico, sono state molteplici. Prima del 2011, l’Unione Europea e singoli Stati membri come l’Italia hanno collaborato direttamente con il regime di Gheddafi in Libia per gestire i flussi migratori verso l’Europa con l’obiettivo principale di contenere l’immigrazione.Con l’inizio della rivolta in Libia nel 2011, la situazione interna è diventata instabile e sia l’UE che gli Stati membri hanno riscontrato difficoltà nell’interagire efficacemente con il governo libico. A partire dal 2016, sia l’UE che gli Stati membri hanno incrementato il supporto materiale, lo sviluppo delle capacità e il supporto operativo agli attori libici, inclusa la Guardia Costiera Libica, per trattenere i migranti in Libia attraverso operazioni di intercettazione in mare e rimpatrio nel territorio libico.Nel novembre del 2021, ECCHR, FIDH e LFJL presentano una comunicazione alla Corte penale internazionale denunciando crimini contro l’umanità in Libia focalizzandosi sulla responsabilità penale individuale degli alti funzionari per i crimini commessi ai danni dei migranti. Nel maggio del 2023 la Corte penale internazionale emette quattro mandati d’arresto mentre altri due sono stati richiesti e sottoposti all’esame dei giudici. Infine nel maggio del 2024 la procura internazionale dell’Aja annuncia un maxi-processo per i crimini avvenuti in Libia entro il 2025.

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