Dieci ex soldati peruviani sono stati condannati a pene detentive comprese tra sei e dodici anni per aver commesso crimini contro l’umanità, in particolare lo stupro sistematico di nove donne, alcune delle quali minorenni, nel periodo compreso tra il 1984 e il 1985 durante il conflitto interno contro la guerriglia maoista di Sendero Luminoso.Questa sentenza segna la conclusione di un lungo processo durato cinque anni che è diventato emblematico in Perù poicheeacute; è stato il primo ad affrontare e giudicare la violenza sessuale perpetrata dai militari. Nessuno dei dieci imputati, difesi dai propri avvocati, era presente al momento della lettura della sentenza. Altri tre soldati sono stati condannati in contumacia.Gli stupri sistematici hanno avuto inizio nel 1984 quando l’esercito peruviano ha stabilito una base nelle vicinanze delle città andine di Manta e Vilca, situate nella regione meridionale di Huancavelica, una delle zone più svantaggiate del Paese. Tra le vittime vi erano anche minorenni e cinque di loro sono rimaste incinte a causa degli abusi subiti, come hanno sottolineato i loro legali.La condanna dei responsabili di tali atti deplorevoli rappresenta un passo significativo verso la giustizia e la tutela dei diritti umani in Perù. È importante che episodi simili non restino impuniti e che venga garantito il rispetto della dignità e dell’integrità delle persone, specialmente durante periodi di conflitto armato dove le vulnerabilità aumentano.
Condannati ex soldati peruviani per stupri contro l’umanità: una sentenza storica che segna la lotta per la giustizia e i diritti umani.
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