19 marzo 2025 – 10:45
Nel corso della giornata di ieri, l’uomo è stato giudicato colpevole e condannato a una pena detentiva di cinque anni e mezzo per il reato di violenza sessuale pluriaggravata. La procuratrice Livia Locci aveva richiesto una condanna più severa, pari a sei anni e mezzo. Questo tragico episodio si è verificato nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018 all’interno di un Comune situato nella provincia di Torino: approfittando della situazione di vulnerabilità psicofisica della figlia della sua compagna, la quale spesso veniva lasciata sotto la sua responsabilità in assenza della madre, l’imputato si sarebbe introdotto nella camera della giovane una volta alla settimana, costringendola ad essere oggetto di molestie e abusi sessuali. Attualmente la vittima ha 19 anni ed è residente a Londra. Nel corso del processo non si è costituita parte civile, ma è stata la madre ad avviare le azioni legali contro l’ex compagno. Tra gli elementi raccolti dagli inquirenti vi è anche una registrazione di una conversazione telefonica tra la madre e l’imputato, durante la quale quest’ultimo ammette le violenze perpetrate pur negando che ci siano stati rapporti completi.