A distanza di nove mesi dall’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, l’imputato, che era stato recentemente estradato dal Regno Unito dove si era rifugiato, aveva scelto di rimanere in silenzio. Tuttavia, oggi, dopo oltre 14 mesi dall’omicidio avvenuto, ha deciso di fare una confessione shock di fronte alle tre figlie della compagna uccisa. Questo drammatico evento si è svolto durante il processo presso la Corte d’Assise di Lanciano, in provincia di Chieti. La decisione dell’imputato di rompere il silenzio e confessare davanti ai parenti delle vittime ha scosso l’intera comunità locale e ha portato a una svolta inaspettata nel corso del procedimento giudiziario.
Confessione shock dell’imputato davanti alle figlie della vittima: svolta inaspettata al processo di Lanciano
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